Marco Travaglia succede a Lorenzo Sassoli de Bianchi alla guida di UPA Utenti Pubblicità Associati

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INNOVAZIONE, TRASPARENZA, RESPONSABILITÀ
Lorenzo Sassoli de Bianchi, (nella foto) Presidente di UPA, Associazione degli investitori pubblicitari, ha ricordato al termine del suo mandato il valore intrinseco della comunicazione pubblicitaria per l’intero settore produttivo dell’economia italiana, sottolineando come “senza investimenti adeguati qualunque buona idea di prodotto o di servizio faticherà a decollare”. Anche quest’anno il mercato pubblicitario continuerà a crescere, è attesa infatti una chiusura sopra il 4%, con un valore che supererà i 10 miliardi investiti. “La pubblicità è valore, sparge adrenalina nell’economia, anticipa le tendenze, funge da stimolo per oltre trecento miliardi di euro, il 20% del PIL”.

L’Autodisciplina Pubblicitaria

È importante che questa responsabilità si estenda anche al mondo digitale, come ha già fatto Google. “Una industry che sa autodisciplinarsi per proteggere le persone, per rispettare i generi, le religioni, le idee politiche, che considera la responsabilità la miglior politica possibile, non è una cosa scontata: possiamo essere fieri di farne parte”, ha ricordato Lorenzo Sassoli de Bianchi. “È stato impegno incessante di UPA promuovere l’informazione di qualità come presidio culturale e di democrazia compiuta. Dobbiamo continuare a sostenere l’informazione professionale, accurata e responsabile”.

La migliore pianificazione possibile

Oggi viviamo in un labirinto digitale e crossmediale, con oltre 20 milioni di smart Tv e 120 milioni di schermi disponibili nelle famiglie italiane, gli investitori pubblicitari sono alla ricerca della migliore pianificazione possibile, individuando il giusto messaggio nel mezzo più appropriato e nel momento più propizio: la “total campaign” è il nostro obiettivo vitale, e promuoveremo con UNA, l’associazione delle Agenzie ed FCP, l’associazione delle concessionarie, l’obbligatorietà di codificare in maniera univoca e misurabile i video pubblicitari.
“Siamo consapevoli che il marketing è una battaglia di percezioni prima ancora che di prodotti”. Il presidente Sassoli ha citato la rivoluzione copernicana in cui viviamo, quella dell’I-life, l’egocentrismo fluido della I-generation a cui oggi si aggiunge l’avvento della A.I., dell’intelligenza artificiale che accelererà ulteriormente il cambiamento. E, in tale contesto, quanto “sia necessario coniugare metodo e creatività facendo emergere le marche dalla confusione in modo semplice, utilizzando concetti rilevanti nella vita delle persone, cioè ricercando l’ovvio, l’intuitivo, il lampante, evitando complessità e confusione”.

Tre priorità

* “È importante che il presidio culturale non si limiti al passaggio dall’analogico al digitale, ma abbracci tutte le dimensioni dell’innovazione, dai nuovi device alle reti domestiche, dagli smartphone ai mondi oramai contigui del gaming, dell’e-commerce e del retail media e dell’A.I.”.
* “È fondamentale continuare ad apprendere la lezione dalla relazione con l’utente, cittadino, consumatore, nella sua nuova dimensione individuale e sociale, permeata dall’universalità di Google, dalla pervasività relazionale di Instagram e TikTok, dalla promessa di I-life di Apple. Facendo attenzione a non perdere obiettività confondendo le nostre visioni con la realtà, il nostro ego col nostro lavoro. Dobbiamo, oggi più che mai, metterci in ascolto delle persone, senza pregiudizi”.
* “È più che mai necessario prendere consapevolezza che app, video e software sono la continuazione della battaglia dei contenuti con altri mezzi e che solo con l’elaborazione di nuovi modelli di intrattenimento si potrà competere nel nuovo scenario digitale.Sono intervenuti Andrea Riffeser Monti, Presidente della Fieg, che ha dichiarato come “i giornali si stiano adattando ai mutamenti in atto nell’informazione: nelle loro versioni, su tutte le piattaforme, hanno qualità peculiari e difficilmente rimpiazzabili”
Anne-Laure Giret, responsabile dello sviluppo A.I. Business per Google Cloud nel sud Europa, ha ricordato i grandi cambiamenti e l’accelerazione, per esplorare l’approccio di Google all’intelligenza artificiale.
Annamaria Testa, pubblicitaria e consulente in comunicazione, ha rimarcato come: “La questione non è se la pubblicità cambierà, ma quanto radicalmente cambierà. Oggi la sfida va oltre l’utilizzo dei big data. Riguarda la produzione di contenuti distintivi per qualità e valore. E chiede alle aziende un approccio creativo che coinvolga prodotti, processi, servizi e comunicazione, intesa come parte strutturale dell’offerta”.  
Giuseppe Lavazza, presidente Luigi Lavazza Spa: “Vogliamo rafforzare i nostri valori attraverso la comunicazione. Il nostro obiettivo è raggiungere pubblici sempre più vasti e globali, condividendo con loro l’essenza della nostra marca.”