Capital Group: La concentrazione del mercato azionario ha raggiunto un punto di svolta?
L’iperconcentrazione del mercato azionario statunitense potrebbe essere prossima al picco.
In un contesto di notizie economiche deludenti, nelle ultime settimane la volatilità dei mercati azionari si è riaccesa e i titoli dei colossi tecnologici incentrati sull’intelligenza artificiale hanno subito alcuni dei maggiori ribassi.
L’aumento della volatilità fa seguito a un lungo periodo di leadership dei Magnifici Sette, un gruppo di megacap tecnologiche, sei delle quali hanno attività legate all’IA. Dall’inizio del 2023, quattro di queste società hanno rappresentato il 43% del rendimento totale del mercato statunitense fino al 30 giugno 2024.
A prescindere dal fatto che le notizie fossero buone o cattive, i prezzi delle azioni di queste società sembravano solo salire. Ora un solo rapporto deludente sulla disoccupazione può innescare bruschi cali. L’improvviso cambiamento del sentiment pone una domanda importante agli investitori. Un cambiamento nella leadership del mercato diventerà il tema dominante dei prossimi anni? O i Magnifici Sette continueranno a generare la maggior parte dei rendimenti?
L’elevata concentrazione del mercato comporta dei rischi
Anche tenendo conto della volatilità del periodo estivo, la concentrazione di mercato nell’indice S&P 500 rimane a livelli stratosferici. Le 10 società più grandi dell’S&P 500 rappresentano ben il 34,2% della capitalizzazione di mercato totale dell’indice fino al 31 agosto 2024.
Gli investitori potrebbero stupirsi nell’apprendere che l’attuale concentrazione di mercato è notevolmente più elevata rispetto al picco della bolla dot-com del 2000. Ma qualsiasi paragone tra i leader di mercato di oggi e quelli della bolla tecnologica del 1999 deve essere contestualizzato. Sebbene elevate, le valutazioni dei giganti tecnologici di oggi sono notevolmente inferiori a quelle del periodo precedente e sono sostenute da una forte crescita degli utili.
Tuttavia, un’elevata concentrazione può aumentare il rischio per i portafogli degli investitori. I leader del settore tech di oggi possono essere vulnerabili ai rischi normativi, alle disruption tecnologiche e alla possibilità che il percorso verso la redditività dell’IA sia più lungo del previsto.
Concentrarsi su utili, cashflow e dividendi
La crescita degli utili di molti colossi del settore tech è stata robusta. Ma uno sguardo ai vari settori del mercato mostra una crescita sorprendentemente forte per molti di essi, rispetto alla loro storia, alcuni dei quali includono società con una storia di pagamento dei dividendi. Prendiamo ad esempio le utility, che nel secondo trimestre hanno registrato una crescita degli utili del 21% anno su anno, il tasso di crescita più elevato tra gli 11 settori dell’indice S&P 500. L’indice S&P 500 Utilities, che misura le maggiori società di servizi di pubblica utilità statunitensi, ha guadagnato il 21% nel periodo fino al 9 settembre, superando il guadagno del 14% dell’S&P 500 e quello del 19% dell’indice S&P 500 Information Technology.
Prevediamo che gli investitori si concentreranno sempre più su società legate a temi di crescita a lungo termine che generano un flusso di cassa libero a breve termine e pagano dividendi.
Alla ricerca dei leader di mercato del domani
I big tech di oggi continueranno a dominare o un nuovo gruppo di aziende emergerà come leader di mercato? Sarebbe difficile scartare la possibilità che i colossi tech di oggi rimangano in vetta. Tuttavia, nel breve termine, tutte queste società sono esposte a rischi di valutazione e a una serie di rischi aziendali. Per questo motivo cerchiamo un equilibrio nei nostri portafogli e cerchiamo opportunità in un’ampia gamma di settori, tra cui tecnologia, sanità e industria.
Del resto, i leader di mercato di oggi possono essere oppure no i leader del futuro. Infatti, un’analisi delle 10 maggiori società per capitalizzazione di mercato all’inizio di ciascuno degli ultimi quattro decenni mostra come spesso abbiano registrato rendimenti relativamente modesti nei 10 anni successivi. Le megacap di oggi sono destinate a crollare? Non necessariamente. Ma noi ci concentriamo sulla scoperta dei leader di mercato di domani.