Cripto-attività e taglio dei tassi: una spinta decisiva per il mercato?

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I tagli ai tassi di interesse appena annunciati potrebbero avere un impatto anche sui prezzi degli asset digitali. Una riduzione dei tassi aumenterebbe la liquidità nel sistema finanziario, stimolando la domanda di asset più rischiosi ma con rendimenti potenzialmente più elevati, come le cripto-attività. Ad esempio, tra febbraio 2020 e febbraio 2022, con tassi prossimi allo zero, il Bitcoin ha registrato un incremento del 375%.

Inoltre, la decisione della Fed potrebbe alimentare timori inflazionistici, spingendo alcuni investitori verso le cripto-attività per proteggere il proprio potere d’acquisto, indebolendo al contempo il dollaro. In questo scenario, gli asset digitali potrebbero essere sempre più considerati un’alternativa per gli investitori.

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Questa scelta della Fed si inserisce in un contesto più ampio di politiche monetarie espansive, come dimostrato dal recente taglio dei tassi di interesse da parte della BCE. Con la decisione della scorsa settimana di ridurre i tassi al 3,75%, la BCE ha evidenziato l’importanza di stimolare la crescita in Europa, un fattore che potrebbe ulteriormente incoraggiare investimenti in asset digitali, soprattutto in un contesto di liquidità crescente e di pressioni inflazionistiche controllate nell’Eurozona.

Bitcoin e altri asset digitali possiedono caratteristiche uniche che potrebbero influenzarne le prospettive in un contesto di riduzione dei tassi. Un fattore importante da tenere in considerazione è il recente “halving” di Bitcoin, che storicamente ha favorito un aumento dei prezzi nei 6-18 mesi successivi. Anche la disponibilità di ETF spot potrebbe facilitare il passaggio dagli investimenti azionari alle cripto-attività, permettendo alla liquidità aggiuntiva di confluire nel mercato cripto. Inoltre, sebbene settembre sia stato tradizionalmente un mese non particolarmente forte per gli asset digitali, i prezzi tendono a recuperare da ottobre, e i tagli previsti potrebbero dare ulteriore slancio alla ripresa.

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Nonostante l’incertezza sugli effetti precisi dei tagli della Fed sul mercato delle cripto-attività, diversi indicatori suggeriscono che le dinamiche politiche di settembre potrebbero essere accolte positivamente dagli investitori. I minori costi di finanziamento e l’aumento della liquidità offrono infatti prospettive promettenti per gli asset digitali e, in questo scenario, le tendenze storiche e i fattori specifici del settore rafforzano l’ottimismo riguardo a un possibile rimbalzo positivo nei mesi a venire”.