Le Sgr in ESG.IAMA crescono del 22%, lo standard punta a coprire il 50% del mercato

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I gestori patrimoniali confermano di essere alla ricerca di una verifica della propria identità Esg, ovvero di quanto siano essi stessi sostenibili, a prescindere dall’abilità nel proporre prodotti sostenibili. Il numero di Sgr che ha intrapreso ESG.IAMA (ESG Identity Asset Manager Assessment) all’interno dell’intervallo “ufficiale” è cresciuto infatti del 22% nel 2024 (da 37 a 45 gestori internazionali). L’assessment è valido per un anno, fino al prossimo aggiornamento, ma svilupparlo nel calendario “ufficiale” (maggio-agosto) consente alla Sgr di partecipare agli ESG Identity Awards 2024 che si terrà il 18 novembre al salone.SRI, in Borsa Italiana, basati sugli score ottenuti da ESG.IAMA.

ESG.IAMA, quest’anno in partnership con Open-es e sponsorizzato da Gianni & Origoni, è l’unico standard di valutazione della identità Esg dei gestori. Nell’intero periodo annuale di valutazione, lo scorso anno è arrivato a 50 Sgr coinvolte. Quest’anno, essendo già a 45 Sgr nell’intervallo ufficiale, l’obiettivo è arrivare a coprire oltre il 50% dei gestori attivi in Italia con prodotti Esg.

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A differenza di altre iniziative di ranking degli Asset Manager focalizzate sui prodotti e sulle misurazioni di impact investing, ESG.IAMA assegna un punteggio (0-100) alla sostenibilità a livello di entità aziendale. Questa novità è stata molto apprezzata anche da diversi tipi di asset owner, tra cui reti bancarie, casse, fondi pensione e la stessa Assofondipensione.

Assofondipensione, l’Associazione dei 32 fondi pensione negoziali, ha infatti recentemente approvato una convenzione con ET.Group, ESG Knowledge Company, grazie alla quale verranno condivisi con l’Associazione stessa, e i fondi pensione associati, tutti i dati e risultati di ESG.IAMA . Ciò permette al mondo della previdenza di avere uno strumento in più sul tavolo per la selezione delle Sgr, e di tenere conto, per la prima volta in maniera quantitativa e confrontabile, del livello di sostenibilità del gestore stesso.

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Anche lato gestori è chiara l’importanza di una valutazione della propria identità Esg. A fronte di uno scenario in cui diventa difficile distinguersi per la sostenibilità dei prodotti finanziari, diventa necessario “essere” Esg nel proprio Dna, come fattore distintivo sia verso il mercato degli investitori retail sia verso il mercato degli investitori istituzionali.

Per potere valutare quantitativamente l’ESG Identity degli asset manager, ESG.IAMA si costituisce di sei sezioni che vanno a creare l’identikit del gestore:

  1. Corporate ESG Identity – la sezione relativa a come la sostenibilità è interiorizzata a livello corporate dalla Sgr nei suoi processi di governance
  2. ESG Investment Process – ovvero come è strutturato il processo degli investimenti specifici Esg
  3. ESG Asset Management – relativamente a come è strutturato il processo di gestione degli asset investiti e come avviene il dialogo per il raggiungimento di determinati obiettivi Esg
  4. ESG & SRI Product Offering – ovvero la qualità e quantità di offerta di prodotti Esg
    Beyond Compliance – relativamente a quanto la Sgr è proattiva verso, e oltre, le regolamentazioni sostenibili
  5. ESG Identity Extended – area con focus sulle tematiche considerate più attuali, che dunque ogni anno evolve, nel 2024 si concentra su quanto la Sgr è influenzata dalla politica, e quanto a sua volta la influenza, e sul rapporto con le attività di Transizione, dunque sul non investire solo su ciò che è sostenibile ora, ma anche su ciò che lo diventerà in futuro.

Metodologia

La metodologia di sviluppo di ESG.IAMA si basa sull’esperienza scientifica acquisita nelle diverse ricerche sviluppate negli anni tra cui ESG Identity Corporate Index (ESG.ICI: un indice quantitativo del livello di sostenibilità nella governance aziendale, che copre il 53% delle 40 società del Ftse Mib, e il 45% delle prime cento società quotate di Borsa Italiana) e gli SRI Awards. La metodologia prevede inoltre una continua integrazione delle norme e delle best practice ESG. Questi sforzi combinati forniscono a ET.Group una solida base per fornire una valutazione completa dell’identità ESG di un Asset Manager.