Le Azioni globali offrono la gamma di opportunità più vasta per i gestori attivi

Paul Markham, Investment Director, Global Equities di GAM. -

Per investire con successo senza farsi vincolare da un indice di riferimento, occorre assumere la giusta quantità di rischio, soprattutto nelle condizioni di mercato che abbiamo rilevato per buona parte del 2024 dove prevaleva un numero limitato di società a mega capitalizzazione.

Per alcuni investitori, il punto di partenza per investire in azioni globali può essere un tracker a basso costo che replica, per esempio, l’indice MSCI World e consente di avere l’esposizione desiderata nel momento in cui i mercati sono al rialzo. Tuttavia, i mercati non sempre si comportano come previsto. Le gestioni attive ottengono risultati per gli investitori durante le fasi di rialzo e di ribasso dei mercati nel lungo periodo. Inoltre, è importante non trascurare la matematica della performance dell’investimento nel corso del tempo. Dal punto di vista della volatilità e dell’accumulo di capitale, è più vantaggioso ottenere una performance positiva in un mercato al ribasso anziché in uno al rialzo. Per recuperare una perdita del 50% serve un guadagno del 100%. Questo principio evidenzia il valore delle gestioni attive, in particolare nelle fasi di ribasso del mercato. Per esempio, se il mercato scende del 30% e una gestione attiva coglie solamente metà di tale flessione, l’esito per l’investitore è più favorevole in termini della crescita del capitale nel lungo termine rispetto a un guadagno del 15% in un mercato al rialzo. La matematica del recupero è più favorevole nel primo scenario. È una verità fondamentale degli investimenti.

Le gestioni attive ci consentono di sfruttare la diversificazione settoriale nelle fasi di disruption. Indubbiamente il settore IT nell’ultimo decennio è stata una fonte importante di opportunità per gli investitori globali, e il rally delle mega-cap del settore tecnologico è stato trainato da titoli come Taiwan Semiconductor, Nvidia e Microsoft. Ma innovazione e disruption non appartengono solamente al settore IT. Per quanto la tecnologia resterà probabilmente uno dei fattori trainanti per la maggior parte delle aziende, per essere un motore di cambiamento oggigiorno occorre fare un uso efficace della tecnologia, che però non è necessariamente l’attività primaria dell’impresa. Gli effetti veramente rivoluzionari derivano dalle applicazioni secondarie della tecnologia, grazie a manager visionari con eccellenti capacità manageriali e una profonda comprensione delle esigenze dei clienti in evoluzione.

Anche se l’innovazione dagli effetti rivoluzionari riguarda spesso le aziende emergenti e di minori dimensioni, è importante riconoscere che anche le società a elevata capitalizzazione possono essere motore di cambiamento attingendo alla loro capacità tecnologica, a un management capace e alla conoscenza approfondita dei clienti basata sui dati. Nell’ambito della gamma di opportunità globali, come gestori attivi, possiamo identificare e sfruttare le opportunità d’investimento che si basano sull’innovazione in settori e imprese più scontati, come Alphabet o Intuit, ma anche in segmenti che molti non assocerebbero al tema dell’innovazione.

Per fare un esempio, la società di elettrodomestici innovativi SharkNinja non è presente nell’indice MSCI World. SharkNinja è chiaramente un esempio di azienda che utilizza la tecnologia come strumento d’innovazione e disruption ma che non opera nell’ambito del settore tecnologico. È un approccio sempre più diffuso: sono sempre di più le aziende che sfruttano la tecnologia per consolidare la propria nicchia e ridefinire il proprio settore. Tale dinamica rappresenta una tendenza più ampia in campo dell’evoluzione e dell’innovazione in cui l’applicazione della tecnologia non è confinata alle imprese tecnologiche ma diventa un vantaggio strategico per qualsiasi impresa che ha la perspicacia di sfruttarla in modo efficace. SharkNinja è solo uno degli esempi sotto i nostri occhi, sintomo del nuovo modo in cui le industrie si evolvono e prosperano in un mondo sempre più digitalizzato.

Attraverso la gestione attiva dei nostri portafogli possiamo adattarci alle mutevoli condizioni del mercato, sfruttare le tendenze emergenti e contenere i rischi. Quest’approccio proattivo ci consente di creare valore nel lungo termine per i nostri investitori: non ci limitiamo a cavalcare l’onda del mercato ma ci posizioniamo in modo strategico per beneficiare il più possibile dell’innovazione e della disruption sui mercati.