Trump nuovo presidente usa: mercati resilienti Anche davanti all’incertezza

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Trump sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti d’America.
Negli ultimi giorni, i sondaggi elettorali avevano ribilanciato le aspettative,
suggerendo un leggero recupero della candidata democratica. Come abbiamo
imparato negli ultimi anni, i sondaggi non sono sempre precisi e talvolta vengono
utilizzati anche a fini elettorali. Tuttavia, la vittoria di Trump è stata schiacciante, e
sembra che vincerà facilmente sia alla Camera che al Senato.

L’impatto sui mercati sembra essere perfettamente in linea con le aspettative.

Come avevamo previsto, la campagna elettorale di Trump si è concentrata su tre
punti principali:
Meno tasse
Più dazi
Meno immigrazione

Questi temi hanno un impatto diretto sull’inflazione e sulla crescita, influenzando
quindi i tassi di interesse e il mercato interno. La curva dei Treasury si alza in un
movimento di “steepening”, con il rendimento del Treasury a 10 anni che
aumenta di 15 punti base, atterrando intorno al 4,45%. Il dollaro si apprezza contro
tutte le valute, con un calo dell’euro del 1,8%. Anche il mercato azionario
americano sale di circa il 2%.

Al contrario, il resto del mondo sembra reagire in modo meno forte. Il mercato
azionario cinese scende di circa il 3%, mentre il mercato europeo segue
parzialmente il rialzo americano, guidato dai settori più ciclici, dalle banche e dal
ribasso dei tassi di interesse. Infatti, il movimento sui tassi europei (con il tasso
decennale tedesco che scende di 5 punti base, e uno spread di 20 punti base
rispetto ai Treasury) esprime chiaramente una certa preoccupazione per
l’economia europea. Si diceva che una vittoria di Trump potrebbe comportare
una decrescita del PIL europeo fino all’1%.
Le criptovalute, in particolare Bitcoin, stanno salendo vertiginosamente (+7,5%),
mentre l’oro rimane leggermente debole (-0,7%).

Il movimento di breve termine sembra essere stato scontato velocemente dai
mercati. Ora, l’economia americana dovrà dimostrare ai mercati la forza
evidenziata negli ultimi dati, ma sarà fondamentale anche comprendere
l’impatto che avrà sulla politica monetaria della Fed. Oggi è giusto lasciare che i
mercati azionari festeggino, ma senza cadere nella FOMO (paura di essere tagliati
fuori) e inseguire i movimenti di breve periodo.
Trump poco fa è stato acclamato dalla folla al grido di USA, USA, e il pensiero va
al 2016. Davanti a una scena simile, il mercato reagiva in modo decisamente
diverso (almeno inizialmente). Il mercato teme l’incertezza, ma poco dopo riesce
ad adattarsi a qualsiasi situazione.