BCE in evoluzione?

Patrick Barbe, Head of European Investment Grade Fixed Income di Neuberger Berman -

Questo giovedì la BCE, molto probabilmente, taglierà i tassi di interesse di 25 punti base. Il processo decisionale si basa sulle sue previsioni economiche, che da diversi trimestri prevedono un calo troppo lento del tasso di inflazione e, parallelamente, una ripresa dell’attività. Poiché il suo obiettivo è focalizzato sulla lotta contro l’inflazione, l’esclusione del rischio di recessione ha indotto la BCE a non vedere alcuna urgenza di accelerare i tagli dei tassi. La BCE ha quindi deciso di smorzare in modo progressivo e cauto la propria politica monetaria restrittiva, soprattutto a causa di un contesto caratterizzato da incertezze, come, ad esempio, la guerra dei dazi commerciali di Trump che molto probabilmente inizierà il prossimo anno. Tuttavia, riteniamo che il rallentamento del settore industriale europeo avrebbe già dovuto essere preso in maggiore considerazione dalla BCE, che avrebbe dovuto raggiungere più rapidamente un tasso neutrale. Riteniamo che l’attività rimarrà debole ancora per un po’ di tempo, vicina ad un livello di recessione, il che causerà un aumento della disoccupazione e limiterà gli aumenti salariali.

Lo spread dei titoli di Stato francesi rispetto al Bund tedesco è balzato da 74 pb a fine ottobre a 88 pb proprio alla vigilia della caduta del governo Barnier, per poi tornare di recente al livello iniziale dopo che Macron ha respinto l’ipotesi di dimissioni, ha annunciato che il bilancio 2024 sarà rinnovato e ha affermato che un nuovo primo ministro verrà nominato molto presto. Inoltre, il partito socialista ha aperto la porta a un negoziato per entrare nella coalizione di governo. Una coalizione così allargata avrà una maggioranza assoluta che garantirà la stabilità, fattore che il mercato interpreta positivamente e che implica che la BCE non dovrebbe tenere conto dell’instabilità politica francese. Ma questa coalizione “allargata” avrà difficoltà a trovare un accordo sulle riforme chiave e ridurrà solo in parte la spesa pubblica, il che implica un calo della fiducia delle imprese, un indebolimento dell’attività e spiega la sottoperformance dei titoli francesi e, ad esempio, degli spread del credito bancario francese.

L’aggiornamento delle previsioni economiche da parte della BCE dovrebbe essere un punto fondamentale della prossima riunione. Inoltre, se la BCE eliminerà dal proprio comunicato la famosa frase “i tassi saranno mantenuti sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario”, annuncerà, di conseguenza, il suo nuovo obiettivo di ridurre rapidamente il tasso di riferimento fino al livello neutrale.