La conferenza stampa di Giorgia Meloni. Gli aspetti più rilevanti

Edmondo Rho -

La conferenza stampa di Giorgia Meloni – 9 gennaio 2025

— di Edmondo Rho —

La presidente del Consiglio inizia così la sua conferenza stampa: “Mi stupisce che nello stesso intervento (il riferimento è all’introduzione di Carlo Bartoli, presidente dell’Ordine dei giornalisti, ndr) si accusi il governo e si lodi l’attività del sottosegretario con delega all’editoria, Barachini, che del governo fa parte”.

Quindi, Meloni precisa due temi. Il primo: “Presunzione d’innocenza, non si può pubblicare per intero l’ordinanza di custodia cautelare, ma il giornalista può farne una sintesi”. Secondo tema: “Riforma della diffamazione, non è una limitazione della libertà di stampa” sostiene la Presidente del Consiglio.

Sulla liberazione ieri di Cecilia Sala, la definisce “una bella giornata per l’Italia, grande emozione quando ieri ho chiamato la madre dicendole che la figlia stava tornando a casa” e ringrazia i giornalisti che hanno rispettato il silenzio stampa chiesto dalla famiglia, precisa inoltre che “i rapporti con l’Iran, dove ci sono oltre 500 italiani, sono gestiti in particolare dalla diplomazia e dall’intelligence”.

Sui rapporti con Elon Musk, sostiene Meloni di “non aver mai parlato con lui della nuova proposta presentata al governo” e che si tratta di “interlocuzioni normali con le aziende, siamo nella fase istruttoria, e neanch’io ho le idee chiare su questa vicenda, peraltro non ci sono altre alternative di tecnologie pubbliche che oggi siano in grado di garantire la protezione dei dati nelle comunicazioni, segnalo che lo stesso problema l’abbiamo con i data center”.

Sulle dimissioni dí Elisabetta Belloni, risponde che l’ambasciatrice ha deciso di anticipare di alcuni mesi la fine del suo incarico, “mi ha consegnato prima di Natale le sue dimissioni” rivela Meloni e ribadisce “la stima inalterata per lei, che è molto ambita anche fuori dai confini nazionali”, conferma inoltre che “Vittorio Rizzi prenderà il posto di Belloni” e ne illustra il curriculum di “funzionario dello Stato di prim’ordine” che sarà oggi nominato dal Consiglio dei ministri al vertice dei Servizi segreti.

Sul premierato, Meloni dice: “vorrei andare avanti con velocità ma i tempi del dibattito parlamentare non dipendono da me” e ricorda inoltre che sui temi tributari sono stati già approvati 17 decreti, e vorrebbe entro il 2025 concludere la riforma fiscale. Legge elettorale? “Vorrei arrivare alle prossime elezioni con il premierato già approvato, e di conseguenza si dovrà modificare la legge elettorale, ma è un tema del Parlamento”, ricorda Meloni.

Sulle rivendicazioni di Trump relative al canale di Panama e alla Groenlandia, minimizza Meloni dicendo che “si tratta di dichiarazioni che fanno parte dei rapporti tra grandi potenze”.

Sui rapporti con Elon Musk, a domanda relativa al suo ruolo nella liberazione di Cecilia Sala, risponde Meloni “non ne ho notizia” mentre sostiene che il ruolo di Musk “non è di ingerenza come quello di George Soros” e ricorda le “censure” che ci furono nei riguardi di Donald Trump nel suo primo mandato presidenziale.

Proprio rispetto al recente viaggio privato dal presidente eletto Trump, afferma Giorgia Meloni che “era un’idea nata in un incontro a Parigi, per rilanciare un rapporto solido tra Italia e USA che non dipende dal colore dei governi, mi farebbe piacere andare il 20 gennaio alla Casa Bianca ma devo verificare l’agenda”.

Per completare il PNRR l’unica soluzione è Starlink? “Ho posto anni fa il tema delle società di comunicazione che hanno un Pil superiore ad alcuni Stati nazionali, ma va detto che Elon Musk sulla sua piattaforma consente a tutti di esprimersi, quanto a Starlink sapevo che era una delle soluzioni possibili, chiederò aggiornamenti in merito al sottosegretario Butti”, risponde Meloni.

Ci sono segnali positivi sull’economia ma la disoccupazione giovanile è in aumento: “la disoccupazione generale è al minimo storico, il 5,7%” afferma Meloni, ammette poi che “non si fa mai abbastanza, in particolare per i giovani, ma ci sono anche aziende che non trovano personale adatto” e ricorda che “stiamo facendo crescere figli completamente digitali”.

Il taglio delle tasse è rimasto al palo? “Non direi” risponde Meloni elencando le varie novità messe in campo dal governo, anche se ammette “non abbiamo ancora dato segnali al ceto medio, cui quest’anno penseremo, compatibilmente con le risorse a disposizione”.