Federated Hermes: alle urne in Germania è tutta una questione di consenso
Dopo aver trascorso i primi due mesi del 2025 con gli occhi puntati su Washington, questo fine settimana gli investitori europei si concentreranno più vicino a casa, poiché la Germania dovrà affrontare le elezioni più importanti della sua storia recente. Salvo grandi sorprese, la CDU/CSU sarà probabilmente incaricata di formare la prossima coalizione di governo, ma non è ancora chiaro chi parteciperà a questi colloqui, creando incertezza su questioni come il continuo sostegno all’Ucraina e la transizione green. Il relativo successo dell’AfD e le potenziali difficoltà della SPD saranno fondamentali per determinare il futuro. Con tutti i principali partiti che escludono la collaborazione con l’AfD, è probabile che ci troveremo di fronte a negoziati di coalizione prolungati o a una coalizione molto ampia incapace di raggiungere un consenso.
Se si riuscirà a raggiungere un consenso in tempi brevi e se emergerà un governo capace di agire, un’agenda politica guidata dalla CDU dovrebbe essere accolta con favore dai mercati azionari. Prevediamo un’agenda favorevole al mondo delle imprese, incentrata sulla deregolamentazione e sulla riduzione delle aliquote fiscali. La CDU non appoggia molte delle recenti iniziative incentrate sull’energia verde e sul clima, ad esempio i sistemi di riscaldamento domestico a basse emissioni di carbonio, anche se la misura in cui invertirà i progressi compiuti dalla Germania dipenderà dai partner della coalizione. Gli investitori focalizzati sui temi ESG sperano che il partito dei Verdi sia ben rappresentato nella coalizione di governo.
Una mancanza di consenso dopo le elezioni del fine settimana, o un risultato a sorpresa in cui la CDU non dovesse far parte della coalizione di governo, probabilmente vedrà una fuga verso settori più legati alla sicurezza, favorendo così le aree difensive e di alta qualità del mercato.
La fiducia degli investitori è cresciuta nelle ultime settimane con la CDU in testa nei sondaggi, anche se notiamo che la fiducia è cresciuta da una base contenuta e come ci sia poco ottimismo per una vera ripresa economica, solo la speranza che il rallentamento possa essere ridimensionato. La forza della coalizione determinerà la possibilità di apportare modifiche significative al meccanismo di freno al debito per fornire lo stimolo necessario. Chiunque formi la prossima coalizione ha un compito impegnativo di fronte alle ripercussioni geopolitiche provenienti in gran parte dagli Stati Uniti, all’indebolimento della domanda in Cina e al continuo aumento dei prezzi dell’energia.