Small e mid cap favorite nel 2024?

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Un’apertura debole dei mercati azionari nel 2024 fa pensare gli investitori stiano vivendo una vera e propria sbornia dopo l’esuberanza di dicembre, rendendosi ora conto che un rialzo ottimistico sarebbe stato troppo prematuro. L’attenzione sulle tematiche macro rimane di primaria importanza per gli investitori considerando che i dubbi sulla prospettiva di un atterraggio morbido hanno zavorrato i listini spingendo verso l’alto invece i rendimenti dei Treasury. Continuiamo a monitorare i dati e non crediamo che le condizioni di mercato siano cambiate a tal punto da giustificare una battuta d’arresto dell’ottimismo, anche se l’incertezza rimane e molto dipenderà dai primi risultati economici del 2024.

Le decisioni sui tassi d’interesse saranno cruciali e l’anticipazione di un taglio provocherà un ampliamento del mercato. Le small e mid cap sono pronte ad approfittare di condizioni più favorevoli, dato il ridotto peso del servicing debt. I titoli growth sono destinati a beneficiare dell’allentamento delle condizioni economiche e dunque sarà importante essere selettivi. Lo scenario geopolitico è fragile, non è da escludere un rischio di recessione, perciò, continuiamo a privilegiare i titoli growth di qualità rispetto a quelli speculativi.

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