Vortice polare e cambiamento climatico, rischi per l’Europa
Vortice polare e cambiamento climatico
Il vortice polare è un’area di bassa pressione con aria molto fredda che si forma sopra i poli, circondata da forti venti occidentali. Esistono due vortici polari: uno sopra l’Artico e uno sopra l’Antartide. Logicamente, il vortice polare artico è quello che influenza maggiormente il clima europeo.
Il riscaldamento globale sta influenzando la stabilità del vortice polare, con possibili conseguenze per il clima in Europa. Alcuni effetti principali includono il riscaldamento dell’Artico, che riduce il contrasto di temperatura tra le alte latitudini e le medie latitudini. Questo può indebolire il vortice polare e renderlo più instabile, portando a un maggiore rischio di “split” ovvero di spostamenti verso sud.
Ondate di freddo estreme: quando il vortice polare si indebolisce o si divide, masse d’aria artica possono spingersi più a sud, provocando ondate di freddo estreme in Europa e Nord America. Un esempio recente è il gelo che ha colpito l’Europa nel 2018, un fenomeno chiamato Burian.
Fenomeni meteorologici più estremi: un vortice polare instabile può causare un’alternanza tra periodi di freddo intenso e fasi di temperature anomale, aumentando l’instabilità del clima europeo. Inoltre, il jet stream (la corrente a getto che separa l’aria fredda dall’aria più calda) diventa più ondulato e lento. Questo può portare a periodi prolungati di condizioni meteorologiche estreme, come siccità, piogge intense o nevicate abbondanti.
Gelate tardive o periodi di siccità possono compromettere i raccolti. Le ondate di freddo e le tempeste invernali possono mettere sotto pressione reti elettriche e trasporti.
Il legame tra vortice polare e cambiamento climatico è ancora oggetto di studi, ma la tendenza generale suggerisce che l’instabilità atmosferica potrebbe diventare sempre più frequente.