Weekly ETF Brief – Le obbligazioni convertibili affrontano senza scosse le turbolenze del 2025
Le convertibili iniziano il 2025 in territorio rialzista
Come abbiamo sottolineato nel nostro ultimo Bond Compass, lo scenario economico del 2024 probabilmente si protrarrà nel 2025. Per gli investitori obbligazionari, ciò implica la possibilità di continuare a puntare su alcune delle strategie di investimento rialziste che hanno ottenuto buoni risultati lo scorso anno, come le obbligazioni high yield e quelle convertibili. Quest’anno la volatilità generata dall’incertezza politica ha reso più complesse le decisioni di asset allocation, ma la fiducia nelle obbligazioni convertibili è stata premiata.
Performance positiva nonostante gli shock di mercato
Le obbligazioni convertibili globali hanno iniziato il 2025 con una base più solida, dopo un dicembre sfidante. L’indice FTSE Qualified Global Convertible ha registrato un rendimento del 2,65%, favorevole rispetto allo 0,57% dell’indice Bloomberg Global Aggregate. Questo nonostante lo shock di fragilità che ha colpito il settore tecnologico in generale a fine gennaio a causa della startup cinese DeepSeek, che ha avuto un impatto sui produttori di chip e sulle piattaforme di IA i timori legati alla concorrenza. Anche i rendimenti dei Treasury hanno vissuto un periodo di volatilità, mentre le aspettative di inflazione e le minacce tariffarie si sono alternate. In questo contesto di incertezza, le obbligazioni convertibili sono rimaste relativamente protette, grazie alla loro minore sensibilità ai tassi di interesse.
I settori delle obbligazioni convertibili più performanti sono stati i beni di consumo, gli Industrials e i materiali. Tra i titoli più performanti figurano la società industriale tedesca Rheinmetall AG, con un rialzo di oltre il 21%, e la grande obbligazione di Alibaba, che ha contribuito allo 0,2% della performance complessiva dell’indice del mese. ON Semiconductor è stato invece il titolo con l’impatto più negativo sull’indice (-0,08%). Ha registrato un calo dell’8%, pur avendo un peso vicino all’1%. L’emissione di nuove obbligazioni ha iniziato il 2025 in modo debole, con circa 3,2 miliardi di dollari di nuove emissioni, mentre MicroStrategy ha invertito la tendenza con un’emissione di azioni privilegiate perpetue da 730 milioni di dollari. Come per le cinque precedenti del 2024, le emissioni saranno destinate a scopi aziendali generali e all’acquisto di ulteriori Bitcoin. Si noti che questa obbligazione non farà parte dell’indice FTSE Qualified Global Convertible Bond in quanto si tratta di un titolo privilegiato ed è perpetuo.
I driver delle obbligazioni convertibili restano favorevoli
Riteniamo che la performance delle obbligazioni convertibili sarà influenzata da un potenziale ampliamento della performance del mercato azionario, tendenza che abbiamo iniziato ad osservare a gennaio. Un dato chiave da monitorare è la crescita degli utili delle società small-cap. Le società small e mid-cap rappresentano circa il 50% dell’universo globale delle obbligazioni convertibili e i settori growth, delle criptovalute e della tecnologia non sono immuni da un possibile ulteriore aumento dei rendimenti dei Treasury. Tuttavia, le obbligazioni convertibili offrono un tipo di convessità differente all’interno dei portafogli, contribuendo a migliorare i rendimenti dei portafogli obbligazionari.
Nonostante il rinvio dei dazi statunitensi su Messico e Canada, permane il rischio di una guerra commerciale più ampia. Gli emittenti di obbligazioni convertibili con sede negli Stati Uniti sembrano essere meno esposti ai dazi, ma non per questo immuni. Detto ciò, gli emittenti di obbligazioni convertibili statunitensi tendono a generare una quota maggiore dei loro ricavi a livello domestico rispetto a molte delle loro controparti più grandi. Solo il 26% dei loro ricavi proviene da fonti non statunitensi, rispetto al 36% e al 46% delle società incluse rispettivamente nell’S&P 500 e nel Nasdaq. Questo potrebbe fornire una certa protezione da eventuali dazi di ritorsione imposti contro gli Stati Uniti.
Il mese scorso le valutazioni sono aumentate e il delta medio dell’indice FTSE Qualified Global Convertible Bond ha raggiunto quota 47 a fine gennaio. Questo livello di delta offre un cuscinetto difensivo contro un calo della performance del mercato azionario e una bassa sensibilità ai tassi d’interesse se i rendimenti del Treasury dovessero aumentare in caso di un’interruzione della tendenza disinflazionistica.
Il profilo più equilibrato delle obbligazioni convertibili può aiutare a navigare in un contesto ancora positivo per gli asset di rischio, visti gli sviluppi macroeconomici e gli attuali risultati societari. La volatilità dei titoli tiene i mercati in allerta. In questo contesto, la convessità delle obbligazioni convertibili può offrire una performance più stabile all’interno di allocazioni diversificate o fungere da complemento a esposizioni a rendimento più elevato nei portafogli obbligazionari.