Lista Rossa IUCN. Crisi ambientale: più di 16.000 specie di piante e alberi rischiano l’estinzione nel mondo
Più di 16.000 specie di alberi rischiano l’estinzione
Nemmeno uccelli, mammiferi e rettili messi insieme arrivano a questa cifra. È una crisi silenziosa, che avanza lontano dai riflettori, ma che potrebbe avere conseguenze devastanti per gli ecosistemi globali e per l’economia mondiale.
Oltre 16.000 specie di alberi sono oggi a rischio estinzione. A lanciare l’allarme è l’ultimo aggiornamento della Lista Rossa IUCN, che rivela un dato inquietante: nel mondo ci sono più specie arboree minacciate che uccelli, mammiferi, rettili e anfibi in pericolo messi insieme.
Secondo Global Tree Assessment, su circa 58.497 specie di alberi conosciute, il 29% è classificato come minacciato, mentre oltre 440 specie sono già considerate estinte. Le principali cause? Deforestazione per l’agricoltura industriale, espansione urbana, cambiamento climatico, e la diffusione di parassiti e malattie, soprattutto nelle zone temperate. Colpite in particolare le specie che vivono in ambienti ristretti o insulari, dove l’equilibrio ecologico è più fragile e le specie invasive possono rapidamente alterare l’habitat naturale.
Alcune delle piante più iconiche e utili all’uomo sono oggi tra le più vulnerabili: magnolie, querce, aceri, ebani, ma anche specie impiegate per scopi medicinali o commerciali come il ginkgo biloba, il castagno d’India e il mogano. Non si tratta solo di una questione ecologica: gli alberi minacciati sono anche una colonna portante dell’economia. Secondo i dati dell’IUCN, oltre 5.300 specie di alberi sono sfruttate per la produzione di legname, mentre più di 2.000 sono fondamentali per la medicina tradizionale, l’alimentazione o come fonte di combustibile.
Una perdita globale, con conseguenze locali
La scomparsa di queste specie minaccia la stabilità di interi ecosistemi e la sopravvivenza di comunità che dipendono direttamente da esse. Basti pensare che le foreste ospitano oltre l’80% della biodiversità terrestre e forniscono sostentamento a circa 1,6 miliardi di persone, secondo la FAO. In molte regioni tropicali, la perdita di una singola specie arborea può significare la scomparsa di intere catene alimentari e la compromissione di servizi ecosistemici fondamentali come la regolazione del clima, la purificazione dell’aria e la protezione del suolo.
La speranza arriva dalla scienza
In mezzo a questo scenario preoccupante, c’è però anche una nota positiva: per la prima volta, oltre 1.000 scienziati di tutto il mondo hanno collaborato per creare una mappa dettagliata e aggiornata dello stato di conservazione degli alberi. Uno sforzo senza precedenti, che ha permesso di raccogliere dati fondamentali per pianificare strategie di conservazione efficaci.
Secondo il rapporto “State of the World’s Trees” pubblicato da Botanic Gardens Conservation International, in 58 Paesi del mondo sono già in atto programmi mirati di tutela, ma servono interventi urgenti e coordinati: dal rafforzamento delle leggi contro la deforestazione illegale, al sostegno delle comunità indigene, fino alla creazione di banche dei semi e orti botanici per la conservazione ex situ.
Un patrimonio da salvare
Ogni albero perso è una storia, una funzione, un beneficio che svanisce. In un’epoca segnata da crisi climatiche e perdita di biodiversità, proteggere le specie arboree non è solo un dovere ambientale, ma una necessità umana. Gli strumenti per intervenire ora ci sono. La vera sfida è avere la volontà politica e sociale di usarli.
Fonte dati: IUCN, Global Tree Assessment, BGCI, FAO (2024-2025)
L’IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, in inglese International Union for Conservation of Nature) è una delle più autorevoli organizzazioni mondiali dedicate alla tutela della natura e delle risorse naturali. Fondata nel 1948, ha sede in Svizzera, e opera in tutto il mondo attraverso una rete di partner istituzionali, accademici e della società civile.
L’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) ha ufficialmente aperto le registrazioni per i media per l’IUCN World Conservation Congress 2025, che si terrà ad Abu Dhabi dal 9 al 15 ottobre 2025.
IUCN in sintesi
Membri: oltre 1.400 organizzazioni tra governi, ONG e istituzioni scientifiche.
Esperti: circa 18.000 scienziati e specialisti riuniti in sei commissioni tematiche (tra cui quella per la sopravvivenza delle specie).
Missione: influenzare, incoraggiare e assistere le società nel conservare la biodiversità e nell’utilizzare in modo sostenibile le risorse naturali.
Il ruolo della Lista Rossa IUCN
Uno degli strumenti più noti e utilizzati dell’IUCN è la Red List of Threatened Species (Lista Rossa delle Specie Minacciate), considerata il sistema di valutazione più completo al mondo sul rischio di estinzione delle specie animali e vegetali.