Garbarino, Lemanik: è un momento positivo per i mercati azionari
“Consideriamo l’attuale contesto moderatamente positivo per i mercati azionari. Prevediamo che il picco di incertezza sui dazi sia ormai alle spalle, dato che il flusso di notizie relative ai dazi dovrebbe migliorare nelle prossime settimane. Verranno firmati accordi commerciali con alcuni dei principali partner commerciali, riducendo significativamente l’attuale aliquota tariffaria mista”. È la view di Filippo Garbarino, gestore del fondo Lemanik Global Equity Opportunities di Lemanik.
A maggio, i mercati azionari globali hanno registrato un rimbalzo, sostenuti dalla de-escalation della guerra tariffaria tra Stati Uniti e Cina. I dazi generalmente aumentano l’inflazione e riducono la crescita economica reale. Sebbene l’economia statunitense stia rallentando, non prevediamo una recessione tecnica nel breve termine. Le recenti pubblicazioni degli utili aziendali e le previsioni aggiornate per il 2025 sono state incoraggianti. I dati sulle carte di credito mostrano una notevole resilienza della spesa al consumo da inizio anno (compresi aprile e maggio) e la recente correzione dei prezzi del petrolio è positiva per le vendite al dettaglio. Inoltre, i piani di spesa in conto capitale per il 2025 non hanno subito tagli significativi da parte delle aziende statunitensi, a dimostrazione di una forte fiducia nelle loro performance aziendali e nell’economia. Tuttavia, vi sono due punti deboli: il settore manifatturiero, con l’indice ISM ancora in territorio restrittivo; il mercato immobiliare, che rimane stagnante a causa degli elevati tassi dei mutui.
“Nel corso del mese, è stata aperta una nuova posizione in Meta Platforms e ceduta quella in Home Depot”, sottolinea Garbarino. “A livello settoriale, il portafoglio non include banche, compagnie assicurative o petrolifere. Il portafoglio è sovrappesato nei settori industriale, chimico e dei beni di consumo discrezionali. La tecnologia è sottopesata, senza alcuna esposizione all’hardware. Non vi è inoltre alcuna esposizione a servizi di pubblica utilità, immobiliare e beni di consumo di base, mentre il settore sanitario è leggermente sottopesato”.