Tbs Group

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Il Consiglio di amministrazione approva la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2015


· Fatturato consolidato di 116,6 milioni di euro, in crescita di 1,5 milioni rispetto ai 115,1 milioni del primo semestre 2014;

· EBITDA di 9,8 milioni di euro, in linea rispetto ai 9,9 milioni del primo semestre 2014;

· Risultato Operativo (EBIT) di 4,1 milioni di euro, in calo di 0,8 milioni rispetto ai 4,9 milioni del primo semestre 2014;

· Risultato netto d’esercizio positivo per 0,4 milioni di euro, con un incremento di 0,4 milioni rispetto al primo semestre 2014;

Indebitamento finanziario netto di 82,2 milioni di euro, in crescita di 19,7 milioni rispetto al 31 dicembre 2014 (62,5 milioni).

– Dati non sottoposti a revisione contabile e a verifica da parte del collegio sindacale

 

Principali risultati economici consolidati del primo semestre 2015

Il Consiglio di Amministrazione di TBS Group ha approvato ieri la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2015, che registra un lieve incremento del fatturato. Questo incremento avrebbe potuto essere anche più incisivo se fossero partite alcune gare internazionali che, rispetto allo scorso anno, hanno invece subito alcuni ritardi.

In particolare, al 30 giugno 2015 si rilevano ricavi e altri proventi complessivamente pari a 116,6 milioni di euro, con una crescita di 1,5 milioni rispetto ai 115,1 milioni dello stesso periodo del 2014, registrando così un incremento del 1,3%.

I ricavi della divisione “Dispositivi medici e soluzioni ICT” evidenziano una crescita di 0,8 milioni di euro, passando così dai 99,6 milioni del 30 giugno 2014 ai 100,4 milioni dello stesso periodo del 2015 (+0,8%) e rappresentando l’86,1% dei ricavi dell’intero Gruppo (86,5% al 30 giugno 2014).

L’analisi dei ricavi per area geografica, pur confermando l’Italia quale principale mercato di TBS Group, evidenzia una crescita significativa nei paesi europei (riconducibile principalmente alla società TBS GB) che nei primi sei mesi hanno costituito il 27,6% dei ricavi complessivi contro il 25,6% dello stesso periodo del 2014. L’Italia raggiunge una quota di ricavi pari al 70,4% (67,6% nei primi sei mesi del 2014), mentre i Paesi extra-europei calano per effetto dello slittamento delle gare internazionali.

L’EBITDA consolidato si è attestato a 9,8 milioni di euro, in linea rispetto ai 9,9 milioni dei primi sei mesi del 2014. Il miglioramento della redditività complessiva rispetto al 2014 è stato compensato dal mancato contributo legato ai servizi di progettazione, fornitura globale e manutenzione di apparecchiature previste all’interno delle gare internazionali.

Il risultato operativo (EBIT) presenta un calo di 0,8 milioni, passando dai 4,9 milioni di euro dei primi 6 mesi 2014 ai 4,1 milioni dello stesso periodo del 2015; questo calo è dovuto all’incremento degli ammortamenti a seguito dell’aumento degli investimenti, anche in seguito alla nuova acquisizione effettuata.

La gestione finanziaria del periodo mostra una sostanziale stabilità nei risultati, nonostante l’aumento degli oneri conseguenti al peggioramento dell’indebitamento finanziario netto, bilanciati dai maggiori proventi finanziari del periodo.

Le imposte calano di 1,3 milioni di euro, principalmente per l’effetto della riduzione dell’IRAP causata dalla deduzione integrale del costo del lavoro per i dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato.

I primi sei mesi del 2015 si chiudono con un risultato netto positivo di 0,4 milioni di euro, con un incremento di 0,4 milioni rispetto allo stesso periodo del 2014.

“La stabilità nell’andamento dei risultati economici conseguiti nel periodo rispetto al precedente esercizio conferma la continuità dei miglioramenti ottenuti, frutto dell’attuazione delle strategie e della nuova governance del Gruppo – afferma Paolo Salotto, amministratore delegato di TBS Group -. Nella seconda parte dell’esercizio dobbiamo concentrare la nostra attenzione sull’integrazione delle società acquisite e, contemporaneamente, dare continuità al percorso di recupero di efficienza già attivato”.

Situazione finanziaria al 30 giugno 2015

L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2015 è pari a 82,2 milioni di euro, con un incremento di 19,7 milioni di euro rispetto ai 62,5 milioni della fine dell’esercizio 2014; l’aumento è principalmente dovuto all’operazione di acquisto del 51% della società Ing. Burgatti, alla valorizzazione della relativa Put&Call prevista dal contratto, nonché all’incorporazione del debito finanziario della società stessa e della variazione del capitale circolante netto.

Le operazioni di cessione del credito pro-soluto sono state leggermente inferiori rispetto all’esercizio precedente, anche per effetto della partenza dell’applicazione della normativa del c.d. “split payment”, (44,8 milioni di euro al 30 giugno 2015 contro i 46,1 milioni dello stesso periodo nell’esercizio precedente).

L’aumento si può rilevare anche osservando l’andamento del capitale circolante operativo, passato dagli 81,4 milioni di euro (35,1% dei ricavi) della fine del 2014 agli 85,4 milioni del 30 giugno 2015 (36,6% dei ricavi); la normativa sullo split payment ha significativamente inciso sulla altre passività correnti che diminuiscono di 6,1 milioni rispetto alla fine dell’esercizio 2014; complessivamente l’effetto porta ad un rilevante incremento del capitale circolante netto, pari a 13,0 milioni, sempre rispetto a fine esercizio

“La contemporanea partenza nel primo semestre della normativa sullo “split payment” e della fatturazione elettronica hanno portato ad un importante incremento del capitale circolante, che ci auguriamo rientri nella seconda parte dell’anno se il Governo potenzierà ulteriormente, come annunciato, i pagamenti dei debiti arretrati della PA”, conclude Salotto.

Principali eventi del semestre

Per gli aspetti relativi alla Governance societaria, ricordiamo che il nuovo Consiglio di Amministrazione, il 7 maggio scorso, ha nominato l’ingegner Diego Bravar Presidente della società e il dottor Paolo Salotto Amministratore Delegato; nella stessa occasione gli altri tre consiglieri Carlo Solcia, Laura Amadesi e Dario Scrosoppi sono stati nominati componenti del Comitato di controllo interno e rischi e del Comitato per le nomine, per le retribuzioni e per la governance.

Infine, il Consiglio di Amministrazione ha nominato il nuovo responsabile Investor Relations ed il nuovo Organismo di vigilanza, rispettivamente il 25 maggio e il 17 giugno scorsi.

E’ proseguita l’attività di semplificazione dell’assetto societario del Gruppo TBS in Italia:

– è avvenuta la fusione per incorporazione della società Tesan nella società EBM;

– è stato effettuato il trasferimento del 50,71% delle quote della società Insiel Mercato dalla società TBS IT alla società TBS Group, che già ne deteneva il 49,29%;

– è stato effettuato il trasferimento della società TBS Imaging (già REM DI S.r.l.) dalla società TBS Group alla società EBM;

– sono state avviate le operazioni finalizzate alla fusione tra le società TBS Imaging e Delta X, che si concluderanno nella seconda parte del 2015.

Sono continuate le attività per consentire l’attuazione delle linee strategiche nell’ambito dei servizi per la gestione e manutenzione multivendor delle apparecchiature mediche per le immagini. Su questo punto segnaliamo che, il 7 gennaio scorso, la controllata Elettronica Bio Medicale S.r.l. – avvalendosi della controllata Delta X S.r.l. – ha stipulato il contratto definitivo per l’acquisto del 51% del capitale sociale di Ing. Burgatti S.p.A. di San Lazzaro di Savena (BO). Il prezzo di acquisto per il 51% delle azioni – il cui saldo è stato interamente corrisposto – è stato confermato in 2,9 milioni di euro.

Inoltre ricordiamo la costituzione, il 29 gennaio scorso, della società TBS Bohemia, controllata al 100% dalla società TBS Group S.p.A., che opererà nel settore dell’ingegneria clinica nella Repubblica Ceca.

Infine, il 1° giugno Cerved Rating Agency – agenzia di rating italiana specializzata nella valutazione del merito di credito di imprese non finanziarie – ha aggiornato il rating di TBS Group, che era stato originariamente emesso in data 25 giugno 2014 su base volontaria. Il nuovo rating assegnato è A3.1, con un miglioramento di un livello rispetto al precedente B1.1; questa valutazione rappresenta il sesto livello nella scala di rischio di Cerved che prevede 13 classi (da A1.1, che rappresenta il primo livello a minor rischiosità, a C2.1). La relativa declaratoria definisce TBS Group “un’azienda con fondamentali solidi e una buona capacità di far fronte agli impegni finanziari. Il rischio di credito è basso”.

Eventi di rilievo avvenuti dopo la chiusura del semestre ed evoluzione prevedibile della Gestione

Il 23 luglio scorso la società controllata TBS FR ha formalizzato l’acquisizione del 100% di Crimo France Sas, realtà attiva nei servizi di manutenzione delle apparecchiature biomediche, in particolare di quelle endoscopiche e degli strumenti chirurgici.

Crimo France, che occupa una sessantina di dipendenti ed è attiva su tutto il territorio transalpino, nell’ultimo esercizio chiuso al 31 marzo 2015 ha fatto segnare un fatturato di oltre 7 milioni di euro.

Il prezzo massimo d’acquisto è stato fissato in 6,0 milioni di euro, ed è inclusivo della posizione finanziaria netta della società alla data di cessione. Alla firma del contratto sono stati corrisposti 2,926 milioni; il saldo sarà corrisposto al più tardi entro il mese di marzo 2016.

Infine, il 30 luglio TBS Group ha rimborsato il prestito obbligazionario di 10 milioni di euro, oltre alla quota di interessi di periodo, sottoscritto il 9 febbraio 2012 con il Fondo Italiano di Investimento; la decisione è stata presa avvalendosi della facoltà prevista dal regolamento del prestito, che permetteva il rimborso anticipato rispetto alla naturale scadenza, originariamente prevista per il mese di febbraio 2016.


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