Fed: a dicembre il rialzo dei tassi

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La banca centrale americana ha lasciato invariato il costo del denaro, come previsto, ma ha indicato nella riunione prima di Natale quella in cui potrebbe attuare la stretta monetaria

Come era atteso dalla stragrande maggioranza degli investitori, la Fed al termine della due-giorni di riunioni conclusa in serata ha lasciato invariato il costo del denaro nell’area del dollaro.
I Fed Funds restano dunque al minimo storico vicino allo zero.

Ma nel comunicato diffuso al termine della riunione la banca centrale statunitense ha esplicitamente citato il prossimo appuntamento del Fomc, il 15 e 16 dicembre, come la data in cui potrebbe finalmente alzare i tassi di interesse e dare il via a quella stretta monetaria, dopo otto anni di quantitative easing, che ha annunciato – e rimandato – per mesi.

La frase che ha colpito i mercati, contenuta nella nota, recita: «Nel determinare se sarà appropriato alzare il target range alla prossima riunione, il Comitato valuterà i progressi – sia effettivi che attesi – verso gli obiettivi di piena occupazione e di un’inflazione al 2 per cento».