Economia italiana: avanti piano

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Nel terzo trimestre il Pil nazionale è cresciuto dello 0,2% rispetto ai tre mesi precedenti e dello 0,9% sullo stesso periodo del 2014. Il dato è sotto le attese, ma è il migliore dal 2011 su base annua 

Frenata tra luglio e settembre per la crescita del Pil Italiano. Lo comunica l’Istat che misura in un +0,2% l’aumento del prodotto interno lordo nazionale (espresso, per la precisione, in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato).

Nei tre mesi precedenti la crescita era stata dello 0,3% e +0,4% nel primo trimestre dell’anno.
Gli analisti si aspettavano un +0,3% anche nel terzo trimestre.
In ogni caso, l’Istat nella sua stima preliminare rileva che il dato tendenziale, quasi +1% su base annua, è il più alto dal secondo trimestre del 2011, cioè da oltre 4 anni.

La variazione congiunturale – spiega l’Istat – è la sintesi di un incremento del valore aggiunto in tutti i principali comparti (agricoltura, industria e servizi).
Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e uno negativo della componente estera netta.
Nello stesso periodo il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,4% negli Stati Uniti e dello 0,5% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 2% negli Stati Uniti e dello 2,3% nel Regno Unito.