Non è più reato l’omesso versamento dei contributi fino a 10 mila euro
In base al decreto depenalizzazioni, sarà solo illecito amministrativo. La novità vale anche per le violazioni commesse prima dell’entrata in vigore della norma, se il procedimento non è ancora definito
Non versare i contributi previdenziali fino a 10 mila euro annui non è più reato penale, ma solo illecito amministrativo.
A stabilirlo è il decreto depenalizzazioni varato dal Governo sulla delega ricevuta dal Parlamento nel 2014.
La depenalizzazione vale anche per le violazioni commesse prima del varo del decreto, se il procedimento penale non è stato ancora definito.
Le ritenute previdenziali sono tutti quei contributi obbligatori previdenziali e assistenziali, calcolati sulla retribuzione, trattenuti sia al dipendente che al datore di lavoro e versati alle casse previdenziali alle quali il dipendente è iscritto.
Prima del decreto, l’omesso versamento era punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a 1.032 euro.
Rimane confermata, come in precedenza, la non punibilità, neanche in via amministrativa, del datore di lavoro che provvede al versamento entro il termine di tre mesi dalla contestazione o dalla notifica dell’avvenuto accertamento della violazione.
La sanzione amministrativa per chi omette il versamento dei contributi previdenziali fino a 10 mila euro annui potrà variare da 10 mila a 50 mila euro.