Pil a +1,4% l’anno prossimo e disoccupazione in discesa

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Lo dicono le stime dell’Istat che per il 2015 vede una crescita dell’economia nazionale a +0,9%. Senza lavoro oltre l’11%
nel 2017

“Nel primo semestre dell’anno l’economia italiana è tornata a crescere dopo la lunga fase recessiva registrata negli anni precedenti. Le prospettive a breve indicano il proseguimento della ripresa dei ritmi produttivi con un incremento del Pil dello 0,9% nel 2015 e una dinamica maggiormente sostenuta, ma con un ritmo di crescita costante, nel biennio successivo (+1,4%)”. E’ quanto si legge nelle previsioni appena rese note dall’Istat circa l’andamento dell’economia italiana da oggi al 2017.
Il governo Renzi, nella nota di aggiornamento al Def di settembre, ha alzato a +0,9 da +0,7% la stima del Pil per il 2015 e a +1,6 da +1,4% la previsione del prossimo anno.

Per quanto riguarda l’occupazione, l’Istat vede qualche modesto miglioramento: aumenterà nel 2015 (+0,6% in termini di unità di lavoro), accompagnata da una riduzione del tasso di disoccupazione che si attesterà al 12,1%. Nel 2016, la crescita degli “impiegati” registrerà un aumento più significativo (+0,9%) mentre il tasso di disoccupazione segnerà una ulteriore diminuzione, attestandosi all’11,5%.
Nel documento appena diffuso, l’istituto di statistica nazionale ricorda che nella media del 2014 il tasso di disoccupazione ha raggiunto quota 12,7% rispetto al 12,1% di un anno prima, mentre nella fascia di età 15-24 anni ha toccato il 42,7%, crescendo di 2,6 punti percentuali.

Queste stime, sottolinea l’Istat, sono comunque passibili di revisioni al ribasso, nel caso di peggioramento del clima del commercio internazionale e per l’impatto delle clausole di salvaguardia nel 2017.
Tuttavia, spiega l’istituto, “una dinamica più accentuata degli investimenti, collegata agli effetti delle politiche europee e nazionali potrebbe invece condurre ad un rialzo”.
Le previsioni incorporano le misure descritte nel disegno di legge di Stabilità 2016.