Unilever: carbon free entro il 2030

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In vista della Cop21, la multinazionale annuncia di voler arrivare a utilizzare solo fonti rinnovabili per il 100% delle sue operazioni

Eliminare le emissioni di Co2 delle proprie operations entro il 2030. E utilizzare solo energia proveniente da fonti rinnovabili. È il piano annunciato da Unilever, una delle maggiori multinazionali mondiali, in vista di Cop21, la conferenza mondiale sul clima che si aprirà tra pochi giorni a Parigi. E nel giro di cinque anni, entro il 2020, il carbone sarà completamente eliminato dal mix energetico del gruppo.

“Se non affrontiamo il cambiamento climatico non potremo sperare di continuare a garantire una crescita economica”, afferma il Ceo di Unilever Paul Polman. “Questo è un tema che vale per tutte le aziende, non soltanto per Unilever. La Banca Mondiale stima che se non saremo capaci di riequilibrare la situazione climatica del pianeta, più di 100 milioni di persone si ritroveranno in una situazione di povertà entro il 2030. Questo non è accettabile, per i governi, le aziende, la società civile e l’umanità intera. A Parigi sarà necessario vedere un maggiore impegno da parte delle aziende verso la riduzione dell’impatto climatico delle proprie attività nonché maggiore coraggio da parte dei leader di tutto il mondo. Dobbiamo cogliere l’opportunità che la green economy ci sta offrendo, per assicurare che gli impegni di Parigi non vengano solo rispettati, ma auspicabilmente superati”.

Dal 2008 a oggi, Unilever, ricorda una nota del gruppo, ha ridotto del 40% le emissioni di gas serra per tonnellata a livello globale, l’equivalente di un milione di tonnellate di Co2 all’anno. Unilever lavora anche per fermare la deforestazione, che contribuisce per il 15% alle emissioni di Co2 globali. Unilever è oggi in grado di approvvigionarsi in maniera sostenibile per il 55% delle materie prime agricole base per i propri prodotti.
A livello nazionale, Unilever Italia ha firmato l’Appello per il clima lanciato dal Consiglio Nazionale della Green Economy e consegnato al Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti il 25 novembre scorso a Roma.