Inflazione: pensioni più leggere nel 2016

di Walter Quattrocchi -

L’indice dei prezzi è aumentato meno del previsto (più 0,2%) e quindi gli assegni subiranno un taglio fino a un massimo di 38 euro nell’intero anno

Per il 70% dei pensionati italiani gli assegni subiranno un piccolo taglio a causa della revisione in negativo della previsione del tasso di adeguamento al costo della vita 2015.

Il Mef ha stabilito a consuntivo, per il 2015, un tasso di adeguamento al costo della vita dello 0,2% rispetto allo 0,3% provvisorio individuato circa un anno fa.

I più penalizzati dal taglio saranno i pensionati che percepiscono un assegno fino a 1.400 euro lordi al mese o superiore a 3.200-3.300 euro lordi al mese.
Nel primo caso il taglio sull’assegno di gennaio sarà circa di 18 euro, mentre a fine anno la pensione complessivamente sarà più leggera di circa 36 euro.
Per chi percepisce pensioni superiori ai 3.200-3.300 euro lordi al mese il taglio a gennaio sarà di 19 euro, mentre per l’intero 2016 si perderanno circa 38 euro.

Chi, invece, ha una pensione di circa 1.540 euro lordi al mese, a gennaio perderà circa 19 euro, ma da febbraio l’assegno aumenterà, per cui il saldo resterà positivo e a fine anno si incasseranno 100 euro in più.

Stesso discorso, ma con guadagni via via decrescenti, per chi ha una pensione fino a circa 2.500-2.700 euro lordi al mese.
Infine, solo per gennaio, il pagamento delle pensioni slitterà dal 1° al 5 del mese, primo giorno bancario utile, mentre, per chi ritira l’assegno direttamente allo sportello postale, già da lunedì 4 gennaio sarà possibile riscuoterlo.