Inps: 95 miliardi di crediti contributivi

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Lo ha riferito il presidente Boeri. Che ha chiesto di mantenere a mille euro il limite di utilizzo del contante per il pagamento delle pensioni

Alla fine dello scorso settembre l’Inps aveva accumulato quasi 95 miliardi di crediti contributivi. Lo ha detto il presidente dell’istituto Tito Boeri nel corso di un’audizione alla Camera, in commissione Enti previdenziali. I crediti, ha spiegato Boeri, erano pari a 87 miliardi alla fine 2014 e 50 miliardi sono stati accumulati duranti la crisi economica. 45 miliardi di crediti sono sul lavoro dipendente ma, ha sottolineato il presidente dell’Inps, danno comunque diritto a pensione.

Secondo Boeri “sarebbe auspicabile rivedere le regole, prevedendo la possibilità di ricorrere a un concordato previdenziale”. “In passato gli accantonamenti erano concentrati in fase di bilancio consuntivo, nonostante fossero grandezze importanti”. Per interrompere questa prassi, l’istituto intende procedere alla svalutazione delle partite inesigibili.

Tra i debitori ci sono anche le amministrazioni pubbliche e Boeri ha annunciato che l’Inps invierà la richiesta di regolarizzare le posizioni entro 30 giorni. “In caso di mancata risposta invieremo un avviso bonario, ma senza risposte adeguate l’Inps non esiterà a mettere in mora le stesse amministrazioni”, ha affermato.

Secondo Boeri, per i pagamenti delle pensioni dovrebbe essere mantenuto il limite al contante a mille euro, a differenza di quanto previsto dalla legge di Stabilità che intende portarlo a 3 mila euro. Dal pagamento degli assegni con bonifici bancari derivano importanti risparmi per l’ente, e inoltre Boeri ha sottolineato il rischio che “i pensionati vengano truffati con il prelievo del contante”.