Petrolio, non si arresta la corsa al ribasso

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Il greggio viaggia ai minimi degli ultimi sette anni, e secondo l’Aie anche il 2016 sarà caratterizzato da prezzi bassi

Il prezzo del petrolio continua la sua corsa al ribasso, dopo aver perso circa l’11% la settimana scorsa, il greggio viaggia all’inizio della settimana ai livelli più bassi dal febbraio 2009. Il Wti con consegna a gennaio è scambiato a 35,3 dollari al barile, mentre il Brent è caloato a circa 37,4 dollari, il livello più basso dicembre 2008.

I nuovi cali sono un effetto della decisione dell’Iran di aumentare la sua produzione, dopo essere uscito dall’embargo grazie all’accordo sul nucleare. E lo stato di sovra produzione del mercato del greggio è destinato a persistere. Secondo l’Agenzia internazionale dell’energia (Aie), le pressioni al ribasso sui prezzi continueranno per tutto il 2016. 

Un elemento di tensione in più anche per i mercati finanziari che sono in attesa della decisione della Federal reserve che mercoledì 16 dovrebbe risolversi al primo aumento dei tassi di interesse dal 2006. Le previsioni sono per un incremento di 25 punti base.

Intanto le borse europee hanno aperto in terreno positivo la prima seduta della settimana.