Italia, cala il debito ma salgono le tasse

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Il rapporto deficit-Pil è sceso al 2,4% nel terzo trimestre contro il 2,9% del 2014 mentre la pressione fiscale è al 41,4%, in lieve aumento sullo stesso periodo di un anno fa

Ci sono segnali di miglioramento sul fronte del debito delle pubbliche amministrazioni in rapporto al Pil, ma il peso delle tasse non cala (con buona pace del premier Renzi), anzi aumenta lievemente rispetto a un anno fa.

Lo dice l’Istat che misura il rapporto deficit-Pil italiano nel terzo trimestre (luglio – settembre) in discesa al 2,4% contro il 2,9% del 2014.
Quanto alla pressione fiscale, questa invece resta elevata al 41,4%, in lieve aumento (+0,1%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

In dettaglio, l’istituto nazionale di statistica precisa che nella media dei primi tre trimestri dello scorso anno si è registrato un rapporto deficit/Pil pari al 2,9%, con un miglioramento di 0,4 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ed una pressione fiscale pari al 41,2%, stabile rispetto al medesimo periodo del 2014.

Ancora nel terzo trimestre 2015, il saldo primario (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato positivo, con un’incidenza sul Pil dell’1,5%, (1,4% nel terzo trimestre del 2014).
Il saldo corrente è stato anch’esso positivo, con un’incidenza sul PilL dello 0,8% (0,4% nel terzo trimestre del 2014).