Privatizzazioni: Enav in Borsa entro l’anno

di Rosaria Barrile -

Per la quotazione di Ferrovie dello Stato bisognerà invece attendere il 2017, dopo la revisione del piano industriale

Dopo Poste Italiane nel mese di ottobre, la stagione delle grandi privatizzazioni, approvate dal Governo per fare cassa e ridurre il debito pubblico, potrebbe riaprirsi con Enav, la società che gestisce il controllo del traffico aereo. Battuta d’arresto, ma solo temporanea, invece per la quotazione del Gruppo Ferrovie dello Stato, rinviata al 2017.

L’Ipo di Enav potrebbe essere quindi l’unica privatizzazione rimasta in agenda per il 2016. Già noti gli advisor (Rothschild per il ministero dell’Economia, Equita sim per la società), le banche del consorzio di collocamento (Barclays Capital, Credit Suisse e Mediobanca i global coordinator; Jp Morgan e Unicredit i joint bookrunner) per una quotazione che non dovrebbe superare i 2 miliardi di euro.

A confermare la tempistica è il vice ministro dell’Economia Enrico Morando. “La scansione temporale di queste operazioni può essere diversa, in base alle esigenze, rispetto a quello che era stato programmato, anche in rapporto all’attuale considerazione della situazione sui mercati finanziari, però la scelta strategica di procedere in quella direzione, sia in un caso sia nell’altro, non mi pare sia oggetto di ripensamento da parte del Governo”, ha affermato.

Proseguono intanto alcuni passaggi necessari per arrivare all’appuntamento con la privatizzazione tra cui le modifiche allo statuto che dovrà prevedere l’inserimento di un tetto al possesso azionario.

Per le Ferrovie dello Stato invece, occorrerà attendere anche una complessiva ristrutturazione.

Alla domanda se l’offerta pubblica iniziale ci sarà già quest’anno per entrambe le aziende, Morando ha infatti precisato. “Nel caso di Enav penso proprio di sì, nel caso di Ferrovie, invece, mi pare che stia prevalendo l’esigenza di procedere nel corso del 2016 a un’operazione di ristrutturazione e rafforzamento del gruppo al fine di renderlo più capace di reggere l’operazione di collocazione sul mercato, che avverrà quindi successivamente”.

A fornire ulteriori dettagli l’amministratore delegato Renato Mazzoncini: “Conto di riuscire ad aggiornare il piano industriale dopo l’estate ma per la quotazione bisognerà aspettare almeno il 2017″, ha detto.