Banche, crediti in sofferenza per 89 miliardi

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Secondo l‘Abi una quota superiore al 50% del totale è già stata spesata attraverso le rettifiche” in bilancio, ma i crediti deteriorati restano ingenti

Di crediti deteriorati ha parlato oggi davanti alla commissione Finanze del Senato il direttore generale dell’Associazione bancaria italiana (Abi), Giovanni Sabatini.

Il portavoce dei banchieri ha parlato di una crisi economica che si è tradotta in “un aumento dei casi di insolvenza” dei creditori nei confronti degli istituti di credito che ha provocato “un forte aumento dei crediti deteriorati”.

Di questi, “una quota superiore al 50% è già stata spesata a conto economico per tempo, attraverso le rettifiche” in bilancio, ma rimangono “crediti in sofferenza rilevanti, cioè non ancora rettificati, pari a 89 miliardi di euro, il 4,6% degli impieghi” degli istituti di credito.

Sabatini ha anche ricordato la necessità di modificare la normativa europea sul “bail in”, il salvataggio degli istituti in crisi ricorrendo alle risorse di azionisti, obbligazionisti e correntisti sopra i 100mila euro e ha sollecitato procedure più rapide per il recupero dei crediti.