Parte il monitoraggio dei conti correnti

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Scatta giovedì 31 marzo l’obbligo per le banche di comunicare al fisco i dati dei saldi e dei movimenti. Ora lo Stato non ha più alibi nel contrasto all’evasione delle tasse

Da giovedì 31 marzo scatta l’obbligo per le banche di comunicare al fisco i dati dei saldi e dei movimenti dei conti correnti relativi al 2015. E con il via al provvedimento, annunciato da tempo, lo Stato italiano non avrà più alibi per effettuare una efficace azione di contrasto all’evasione fiscale.
Lo sostiene la confederazione dell’artigianato Cgia di Mestre. Ci sono adesso “tutte le condizioni affinché l’evasione venga contrastata e ricondotta a dimensioni più accettabili, favorendo coloro che non vogliono e non possono evadere le tasse”, spiega il coordinatore dell’Ufficio studi della Cgia Paolo Zabeo, ricordando che si tratta della “stragrande maggioranza dei contribuenti italiani”.

Nonostante nel 2015 il Fisco abbia effettuato oltre 514mila controlli su scontrini, ricevute, fatture e documenti di trasporto delle merci, il problema dell’infedeltà fiscale nel nostro Paese rimane. Perché?
“Ci sono ancora moltissime persone completamente sconosciute al fisco”, aggiunge il segretario della Cgia Renato Mason, che punta il dito anche contro le “manovre elusive delle grandi imprese” e la “fuga di alcuni grandi istituti bancari e assicurativi”.

In effetti, è difficile capire come mai il cospicuo arsenale di cui dispone il Fisco produca risultati così modesti nella lotta all’evasione.
La Cgia ricorda almeno una dozzina di strumenti e provvedimenti attualmente a disposizione delle istituzioni statali per combattere questa piaga: l’abolizione del segreto bancario, redditometro, spesometro, studi di settore, il 117 (numero di pubblica utilità della Guardia di Finanza), Serpico (il super cervellone che registra decine di migliaia di informazioni al secondo per mettere a confronto dichiarazioni dei redditi, polizze assicurative, informazioni del catasto, del demanio, della motorizzazione), i controlli sugli scontrini e le fatture, il limite all’utilizzo del contante, l’utilizzo del Pos per le transazioni commerciali, la fattura elettronica, la reverse charge. E adesso, il monitoraggio completo dei conti correnti.