Eni

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Verifiche esterne confermano il rispetto dei requisiti di legge, massima cooperazione con la magistratura

Eni prende atto dei provvedimenti adottati dall’autorità giudiziaria nell’ambito di uno dei due filoni di indagine condotti dalla Procura di Potenza sulle attività di produzione di idrocarburi in Val d’Agri. Il filone di indagine che coinvolge alcuni dipendenti Eni è relativo a tematiche ambientali legate all’attività produttiva del Centro Oli di Viggiano e ha comportato oggi l’esecuzione di misure cautelari nei confronti di alcuni dipendenti del centro e il sequestro di impianti funzionali all’attività produttiva dello stesso.

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Eni ha provveduto alla sospensione temporanea dei lavoratori soggetto dei provvedimenti cautelari e sta completando ulteriori verifiche interne.

Per quanto riguarda l’attività produttiva in Val d’Agri, che al momento è sospesa (75.000 barili al giorno), Eni conferma, sulla base di verifiche esterne commissionate dalla società stessa, il rispetto dei requisiti di legge e delle best practice internazionali. In tal senso Eni richiederà la disponibilità dei beni posti oggi sotto sequestro e continuerà ad interloquire con la magistratura, così come avviene da tempo sul tema, assicurando la massima cooperazione.

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