Prada

-
- Advertising -

Approvati i risultati 2015

Ricavi consolidati 3.548 milioni di euro
EBITDA 803 milioni di euro (22,6% dei ricavi)
EBIT 503 milioni di euro (14,2% dei ricavi)
Utile netto 331 milioni di euro (9,3% dei ricavi)
Dividendo 11 centesimi di euro per azione

- Advertising -

Il Consiglio di Amministrazione di Prada spa, riunitosi in data odierna ha esaminato e approvato il progetto di bilancio di Prada spa e il bilancio consolidato, per l’esercizio chiuso al 31 gennaio 2016.

Ricavi
I ricavi consolidati del periodo ammontano a 3.547,8 milioni di euro, in linea con l’esercizio precedente (euro 3.551,7 milioni nel 2014).

- Advertising -

Coerentemente con la strategia delineata ormai da alcuni anni, il Gruppo ha proseguito con il programma di valorizzazione del network retail, riducendo al contempo l’esposizione verso il canale wholesale.

Nel dettaglio le vendite wholesale per l’esercizio 2015 sono state Euro 444,6 milioni, (con un calo di euro 88 milioni pari al 16,5% a cambi correnti), essenzialmente a seguito della politica selettiva attuata nel mercato europeo.

Canale retail per area geografica e marchio
Le vendite del network retail del Gruppo, che al 31 gennaio 2016 contava 618 DOS, sono cresciute di euro 79 milioni, pari al +2,6% a cambi correnti, del e si sono attestate a Euro 3.059,7 milioni, sostenute dal favorevole andamento dei cambi.

Buona la progressione delle vendite sul mercato europeo che cresce nell’anno sia a cambi correnti,+5,9%, che costanti,+5%, favorito anche dall’indebolimento dell’Euro che, particolarmente nella prima parte dell’anno, ha stimolato un consistente flusso di turisti sia asiatici che americani. 

E’ proseguito il trend positivo, ininterrotto dal 2010, sul mercato giapponese che, nel 2015, ha conseguito uno sviluppo sia a cambi correnti, +10,7% che costanti +3,9%, trainato da un numero crescente di turisti cinesi.

Il mercato cinese permane in una situazione congiunturale negativa, influenzando così il risultato complessivo dell’intera area Asia Pacific per l’esercizio 2015 che segna una flessione pari al 4,4% a cambi correnti e al 16,1% a cambi costanti.

I ricavi del mercato americano crescono del 5% grazie ai cambi favorevoli mentre in termini reali si registra una flessione: il rilevante rafforzamento del dollaro nel periodo ha avuto un impatto negativo sul turismo, prevalentemente cinese e sudamericano, favorendo al contempo lo spostamento di parte del consumo americano verso l’Europa.

Per quanto riguarda il canale retail per marchio, Prada ha registrato vendite nette pari a 2.487,6 milioni di Euro con un incremento dell’1% integralmente ascrivibile all’effetto valute, mentre Miu Miu progredisce sia a cambi correnti, +10,3%, che costanti +1,3%. Cresce nel periodo anche Church’s +14,7% a cambi correnti, con un trend che resta largamente positivo anche in termini reali (+7,5% a cambi costanti).

Ottima la performance dei business in licenza (eyewear e fragrances), le cui royalties, Euro 43,4 milioni al 31 gennaio 2016, progrediscono del 13,5% anche grazie al lancio della prima fragranza Miu Miu.

Risultati economici e finanziari
I margini dell’anno sono stati condizionati dal mancato sviluppo dei volumi delle vendite che non ha consentito di assorbire i maggiori costi conseguenti all’ampliamento della rete distributiva. Su tutti i costi operativi iniziano peraltro a vedersi gli effetti della profonda revisione, tutt’ora in atto, finalizzata al recupero di efficienza in tutti i processi retail, industriali e corporate, nonché delle azioni correttive e contingenti su molte voci di costo discrezionali.

L’EBITDA si è attestato a Euro 802,8 milioni, con un’incidenza sui ricavi pari al 22,6% (26,9% nel 2014).

L’EBIT è stato pari a Euro 503 milioni: 14,2% sui ricavi netti (19,8% nel 2014). 

L’utile netto, pari a Euro 330,9 milioni, rappresenta il 9,3% dei ricavi consolidati (12,7% nel 2014).

La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo al 31 gennaio 2016 è negativa per euro 115 milioni: il flusso di cassa operativo generato nel periodo, pari a 368 milioni di Euro, è stato utilizzato per finanziare gli investimenti per totali 337 milioni di Euro. Nel corso dell’esercizio sono stati poi distribuiti dividendi agli azionisti per 281 milioni di euro. 

Il Consiglio ha proposto all’Assemblea degli Azionisti, convocata per il prossimo 24 Maggio, la distribuzione di un dividendo di 11 centesimi di euro per azione, invariato rispetto al 2014.

Patrizio Bertelli, Amministratore Delegato di Prada Spa, ha commentato: “Come noto, lo scenario macroeconomico di riferimento per il mercato del lusso è stato, per tutto il 2015, influenzato dalla volatilità dei mercati finanziari, nonché dalle tensioni geopolitiche presenti in diverse regioni del mondo. Queste condizioni, che tuttora permangono, ci delineano un 2016 ancora caratterizzato da instabilità e rendono incerte le previsioni di breve periodo. Con questa consapevolezza e nell’intento di garantire al Gruppo margini soddisfacenti, abbiamo messo in atto una profonda revisione di tutti i processi operativi, i cui risultati, in termini di recupero di efficienza e produttività, saranno già visibili nei prossimi mesi. Particolare impegno verrà profuso per porre in essere nuove forme e metodologie di comunicazione con le quali sviluppare un rapporto tra i nostri brand e un’audience sempre più vasta, basato su un dialogo permanente e allargato ai vari ambiti dell’universo Prada. Nel contempo stiamo continuando a porre le basi per garantire al Gruppo Prada una crescita sostenibile nel lungo periodo con investimenti finalizzati a valorizzare quegli elementi distintivi che caratterizzano l’unicità dei nostri brand: prodotti di qualità eccellente, con un contenuto stilistico attuale e innovativo, capaci di interpretare i desideri della nostra clientela sempre più sofisticata ed esigente.” 


Il contenuto di questo testo (come di tutta la sezione “Sala stampa”) non impegna la redazione de Lamiafinanza: la responsabilità dei comunicati stampa e delle informazioni in essi contenute è esclusivamente delle aziende, enti e associazioni che li firmano e che sono chiaramente indicati nel titolo del testo.