Prezzi alla produzione in lieve aumento in Europa. Sale l’energia

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In marzo, secondo i dati Eurostat, si è registrata una crescita mensile dello 0,3% nell’Eurozona e dello 0,4% nell’Ue. Rispetto a un anno fa la variazione resta negativa

I prezzi alla produzione in marzo sono cresciuti dello 0,3% nell’Eurozona e dello 0,4% nell’intera Europa (28 paesi), rispetto a febbraio. Lo comunica Eurostat, l’ufficio statistico dell’Ue. In febbraio la variazione mensile era stata negativa sia nell’area euro (meno 0,7%) sia nell’Ue (meno 0,6%).

Su base annua, aggiunge Eurostat, i prezzi alla produzione sono diminuiti del 4,2% nell’Eurozona e del 4,1% nell’Ue a 28.

La crescita mensile, nell’Eurozona, è dovuta a una crescita dell’1,2% nel settore energetico e dello 0,2% per i beni di consumo durevoli. Nell’intero settore industriale, escludendo l’energia, si registra un calo dello 0,1%.

I maggiori incrementi dei prezzi alla produzione si registrano in Grecia (più 1,8%), Estonia (più 1,6%), Belgio (più 1,2%) e Regno Unito (più 1,2%), mentre i cali maggiori sono stati a Cipro (meno 1,6%), Lituania e Slovacchia (entrambe a meno 0,7%).

Il calo del 4,2% su base annuale, rispetto cioè a marzo 2015, è dovuto al crollo del 12,1% nel settore energetico, e a cali del 2,6% per i beni intermedi e dello 0,8% per i beni di consumo non durevoli. Prezzi alla produzione in aumento invece per i beni capitali (più 0,3%) e i beni di consumo durevoli (più 0,8%). Nell’intera industria esclusa l’energia i prezzi sono calati annualmente dell’1,1%.

In Italia, secondo Eurostat, si è registrato un aumento dello 0,3% su base mensile e un calo del 3,9% su base annuale.