Credit Suisse

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Pubblicata la Hedge Fund Investor Sentiment Survey riferita ai primi sei mesi del 2016

Dopo l’Annual Global Investor Survey di gennaio, Credit Suisse pubblica i risultati dell’ Hedge Fund Investor Survey semestrale. Il sondaggio ha coinvolto oltre 200 investitori istituzionali con circa 700 miliardi di dollari allocati in hedge fund. I partecipanti sono stati intervistati sui loro investimenti in fondi hedge nei primi sei mesi dell’anno, e sulle loro strategie di asset allocation per la seconda metà dell’anno.

Di seguito i principali risultati emersi dal sondaggio:

1. Nonostante la maggior parte degli investitori istituzionali abbia riscattato le quote dai fondi hedge nella prima metà dell’anno, la maggior parte di essi continua a considerare il ruolo chiave di questi fondi nei propri portafogli di investimento. L’89% degli intervistati ha dichiarato che probabilmente aumenterà le proprie quote in fondi hedge nella seconda metà del 2016.

2. I riscatti dai fondi hedge sembrano essere stati molto mirati come indicato dal 63% degli investitori, i principali driver dei riscatti nella prima metà dell’anno sono stati una specifica underperformance del fondo o un cambiamento nello stile di gestione. L’11% degli investitori ha attribuito i riscatti ai cambiamenti nel loro modello di asset allocation, mentre solo il 9% ha dichiarato che sono stati il risultato della delusione per le performance dei loro portafogli in generale.

3. Le prime tre strategie di gestione citate come quelle che saranno maggiormente considerate nella seconda metà dell’anno sono: Equity Long/Short, Equity Market Neutral e Global Macro, che erano anche tre delle strategie migliori risultate dall’indagine Annual Investor Survey condotta a inizio anno dal Credit Suisse.

Robert Leonard, Managing Director e Global Head of Capital Services di Credit Suisse ha commentato:

“Nonostante alcuni flussi in uscita dal settore dei fondi hedge quest’anno, la maggior parte degli investitori istituzionali sembrano voler mantenere la rotta e intendono reinvestire la maggior parte del capitale nuovamente in altri fondi hedge. Gli investitori hanno anche indicato che i loro riscatti sono stati altamente mirati e selettivi, per lo più guidati dalle performance di uno specifico fondo piuttosto che da un cambio di percezione nei confronti dei fondi hedge in generale”.

“È da notare che, mentre alcuni investitori intendono effettuare riscatti supplementari nella seconda metà di quest’anno, quasi il 90% ha indicato che nello stesso periodo probabilmente aumenterà i propri investimenti nei fondi hedge. Ciò conferma che gli investitori istituzionali continuano a considerare il ruolo chiave giocato dai fondi hedge nei loro portafogli di investimento”.

Gli altri risultati della survey:

· La maggior parte degli investitori (84%) ha confermato di aver effettuato riscatti dal proprio portafoglio di hedge fund nel corso del primo semestre di quest’anno.

· L’82% degli investitori che hanno riscattato quote dai fondi hedge durante la prima metà del 2016 ha indicato che avrebbero probabilmente riallocato il capitale in altri hedge fund esistenti in portafoglio nonché in nuovi fondi. Solo il 9% degli investitori ha affermato che probabilmente non reinvestirà il capitale rimborsato in fondi hedge.

· I principali driver che potrebbero condurre a possibili allocazioni future sono di natura opportunistica, basati sulla strategia o la performance del gestore (60%) e il continuo sovraperformare dei portafogli in fondi hedge esistenti (12%).

· I fondi pensione hanno dimostrato di essere gli investitori più fedeli durante la prima metà di quest’anno con il 31% che ha risposto di non aver riscattato nessuna quota dai propri portafogli di hedge fund. Seguiti dalle fondazioni con il 25%, i family office con il 13% e i fondi di fondi con l’8%.

· In merito ai prodotti preferiti, gli investitori hanno indicato un ulteriore interesse per i Liquid Alternative, i veicoli Risk Premia e gli Equities Co-Investment.

· Per il futuro, il 93% degli investitori statunitensi ha affermato che avrebbe probabilmente investito in questi fondi nella seconda metà dell’anno. L’86% degli investitori delle regioni APAC e l’82% di quelli EMEA ha dichiarato che avrebbe probabilmente fatto lo stesso.

Gli intervistati

L’indagine ha coinvolto investitori istituzionali a livello globale includendo fondi di fondi, family office, consulenti, donazioni e fondazioni, private bank e fondi pensione. Il 67% delle risposte proviene dalle Americhe, mentre il 25% da investitori della zona EMEA e l’8% dalla zona APAC.


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