Indici in rialzo, bene i bancari

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A metà mattina Piazza Affari sale dell’1,5%. Acquisti per Banco Popolare, Bper e Unicredit

Dopo un avvio incerto, piazza Affari e le borse europee hanno preso con maggiore decisione la via del rialzo. Milano in particolare vede l’indice Ftse Mib in progresso dell’1,5%, ma viaggiano sopra la parità anche Francoforte, Londra e Parigi. Stamattina Tokyo ha chiuso in calo dell’1,1%, mentre la seduta di New York, ieri, è stata incerta. C’è attesa per i dati che saranno diffusi oggi sulla disoccupazione negli Usa: le previsioni degli analisti sono per un aumento di 180 mila posti di lavoro, e un tasso del 4,8%.

Lo spread tra Btp e Bund è in lieve calo, a 140 punti base, dai 142 di ieri.

L’euro è stabile a 1,1078 dollari mentre è ancora in calo la sterlina a 1,2921 sul dollaro (da 1,2937).

Il petrolio tenta un recupero dopo lo scivolone con cui ha accolto ieri i dati sulle scorte Usa, scese meno del previsto: il Wti resta poco sopra i 45 dollari mentre il Brent viaggia ancora sotto i 47 dollari.

A Milano i bancari stentano a prendere una direzione, mentre arriva l’eco delle discussioni in corso a Bruxelles, dove la Bce apre agli aiuti di stato alle banche, ma il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem frena. In particolare sono passati ripetutamente dal rosso al verde Bper, Mps e Unicredit. A metà mattina sono tutte in positivo. Ieri il Cda di Banca Mps ha discusso il piano per i Npl: secondo Il Sole 24 Ore l’obiettivo è chiudere entro due settimane la cessione di 10 miliardi di crediti non performing attraverso il fondo Atlante o il nuovo fondo creato ad hoc per le sofferenze.

In vetta al Ftse Mib si pone il Banco Popolare, su del 7%; ieri sera ha annunciato che gli stress test condotti internamente hanno confermato la resilienza della banca a fronte dello scenario avverso.

Nel resto del listino, Rcs sale dello 0,8% a 0,852 euro: entro la giornata di oggi i pretendenti al gruppo, Cairo e la cordata guidata da Bonomi, presenteranno i loro rilanci “al buio”.