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Trend mensili nel mercato europeo degli Etf

I flussi nel mercato europeo degli ETF hanno registrato un moderato recupero a giugno 2016. La raccolta netta di nuovi capitali (NNA) durante il mese si è attestata a EUR 3,5 mld. La NNA complessiva da inizio anno ammonta a EUR 14,1 mld, rispetto a EUR 33,8 mld del primo semestre 2015. Le masse in gestione totali, in rialzo dell’1% rispetto alla fine dello scorso anno, hanno raggiunto quota EUR 454 mld, compreso il contributo limitato della performance di mercato (0,78%*). Gli ETF su azioni statunitensi, Smart Beta e su obbligazioni societarie europee hanno registrato afflussi consistenti, che riflettono la prudenza degli investitori in un contesto ancora caratterizzato da grande incertezza dopo i risultati del referendum nel Regno Unito.

Gli ETF azionari hanno beneficiato di flussi positivi per EUR 2,1 mld dopo quattro mesi consecutivi di disinvestimenti. Tuttavia, da inizio anno i flussi verso gli ETF azionari rimangono negativi, a EUR -3,3 mld. Dopo quattro mesi di deflussi, gli ETF azionari europei hanno invertito la tendenza con investimenti per EUR 639 mln, in quanto gli investitori si sono cautamente orientati verso prodotti azionari Smart Beta per effetto della significativa incertezza sulle conseguenze della Brexit. Nel primo semestre dell’anno, i flussi verso gli ETF azionari europei restano negativi a EUR -7,1 mld. I dati economici avversi continuano a pesare sugli ETF azionari asiatici, che hanno accusato deflussi pari a EUR 425 mln, per un totale di EUR 3,8 mld da inizio anno. Per contro, gli ETF azionari statunitensi hanno continuato a recuperare terreno, con afflussi per EUR 888 mln che portano il totale da inizio anno a EUR 3 mld. A giugno i flussi relativi ai mercati emergenti sono divenuti negativi, dopo quattro mesi in positivo, poiché gli investitori hanno accantonato la preferenza per le attività rischiose indirizzandosi invece verso i beni rifugio. Gli indici globali hanno continuato a richiamare investimenti, mentre gli ETF legati a singoli paesi hanno registrato ulteriori deflussi, soprattutto in Cina. Nel mese in esame, gli ETF Smart Beta hanno beneficiato di afflussi record per EUR 1,2 mld, che hanno portato il dato da inizio anno a EUR 4,4 mld, un livello superiore perfino alla raccolta dell’intero 2015 (EUR 4,1 md). Le strategie minimum volatility e factor allocation hanno continuato a registrare afflussi sostenuti, rispettivamente per EUR 507 mln ed EUR 619 mln, in un contesto in cui gli investitori mirano a mitigare il rischio. È interessante rilevare che, nella categoria factor allocation, sia i prodotti multifactor che quelli basati su singoli fattori hanno suscitato un notevole interesse.

Gli afflussi verso gli ETF a reddito fisso hanno continuato a rallentare, attestandosi a EUR 1,3 mld. Tali investimenti hanno riguardato soprattutto gli ETF su obbligazioni societarie investment grade (EUR 1,4 mld). Il segmento Investment Grade europeo ha continuato a beneficiare degli acquisti di asset da parte della BCE iniziati a giugno. Gli ETF sui titoli di Stato dei mercati sviluppati, soprattutto europei, sono tornati a essere soggetti a disinvestimenti, i quali, nel mese di giugno, si sono attestati a EUR 848 mln. Le emissioni sovrane USA, da parte loro, hanno continuato a registrare afflussi consistenti, pari a EUR 314 mln, in un contesto di fuga verso la qualità. Gli investimenti in ETF sui titoli di Stato dei mercati emergenti hanno continuato a mostrare un trend positivo (EUR 439 mln), beneficiando ancora di un interessante differenziale di rendimento. Vale la pena di ricordare, inoltre, che sono continuati gli afflussi verso gli ETF su obbligazioni indicizzate all’inflazione (EUR 313 mln), principalmente statunitensi, in conseguenza delle crescenti aspettative sull’inflazione d’oltreoceano.

I flussi verso gli ETF sulle materie prime sono diminuiti, raggiungendo 169 milioni EUR. In particolare, i flussi hanno riguardato prevalentemente gli ETF sui metalli preziosi, in quanto gli investitori privilegiano i beni rifugio nei momenti di incertezza.

*75% MSCI ACWI NTR -1,02% e 25% JPM Global Aggregate +6,19% tra il 31/12/2015 e il 30/06/2016 in EUR


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