Rallenta la crescita dell’economia nei paesi Ocse

-

Nel secondo trimestre il Pil segna più 0,3% rispetto al periodo precedente e più 1,6% su base annua

Rallenta ancora l’economia nei 34 paesi che fanno parte del’l’Ocse: nel secondo trimestre 2016, secondo i dati provvisori diffusi oggi dall’organizzazione, il Pil dell’area ha registrato un incremento congiunturale dello 0,3%, contro il già modesto più 0,4% del trimestre precedente. Su base annua, rispetto cioè al secondo trimestre del 2015, la variazione è stata dell’1,6%, il livello più modesto dal terzo trimestre 2013.

Il rallentamento, precisa l’Ocse, riguarda la maggior parte dei Paesi del G7. Fanno eccezione il Regno Unito (ma si tratta di dati precedenti il referendum del 23 giugno sulla Brexit) e gli Stati Uniti, dove si è registrata al contrario un’accelerazione: nell’Uk si è passati dallo 0,3% del primo trimestre allo 0,6%, negli Usa da più 0,2% a più 0,4%.

Volatile l’economia giapponese, con una crescita zero nel secondo trimestre dopo il più 0,5% del periodo gennaio-marzo.

Crescita zero in Francia (dopo più 0,7% nel primo trimestre) e Italia (da più 0,3%). In frenata anche la Germania (più 0,4% da più 0,7%). Nel complesso la zona euro vede il Pil rallentare a più 0,3% dal più 0,6% del primo trimestre, mentre l’Unione Europea è passata a più 0,4% da più 0,5%.

Su base annuale, tra i paesi del G7 la Gran Bretagna segna la crescita più sostenuta (più 2,2%), il Giappone la più modesta (più 0,6%), subito dopo l’Italia, penultima con più 0,7%. Gli Usa, con più 1,2%, registrano il tasso di crescita più basso degli ultimi tre anni. Fanno meglio la Germania (più 1,7%) e la Francia (più 1,4%). Nell’area euro la crescita su base annua è stata dell’1,6%, per l’Unione Europea dell’1,8%.