Cassa commercialisti, arriva il regolamento unico

di Walter Quattrocchi -

Tra le novità, la possibilità di riconoscere ai versamenti rendimenti superiori

Il nuovo Regolamento unitario delle prestazioni pensionistiche ed assistenziali per gli iscritti alla Cassa dei dottori commercialisti è stato approvato dai ministeri di Economia e Lavoro ed entrerà in vigore dal 1° gennaio 2017.
Il nuovo testo ingloba i sette già esistenti presso l’Ente e porta con sé delle novità in campo previdenziale e assistenziale.

Previdenza
Dal lato contributivo-previdenziale le novità importanti sono due.
La prima riguarda la possibilità (già a decorrere dal 2016) di riconoscere ai montanti individuali un rendimento superiore a quello attuale, un provvedimento che mira a erogare in futuro pensioni più adeguate.
Fino ad ora la Cassa doveva riconoscere ai montanti contributivi degli iscritti un tasso di capitalizzazione pari alla media degli ultimi cinque anni dei rendimenti conseguiti con un minimo dell’1,5% e un massimo pari alla media quinquennale del Pil con possibilità di destinare il maggior rendimento a riserva.
Questa riforma consentirà ai montanti contributivi degli iscritti di non dipendere dall’andamento del Pil, in questi anni in calo, prendendo come limite superiore il tasso di rendimento obiettivo da Bilancio tecnico della Cassa fino ad un massimo del 3%.

La seconda novità riguarda l’eliminazione, per i primi tre anni, del contributo minimo soggettivo per coloro che si iscriveranno alla Cassa dopo aver compiuto 35 anni di età (per gli iscritti sotto i 35 anni di età è già prevista la possibilità di non pagare sia il minimo soggettivo che integrativo).

Welfare
Sul fronte dell’assistenza viene introdotto per gli orfani degli iscritti (oggi sono circa 300 su quasi 70 mila iscritti) un assegno extra dai due ai tre mila euro oltre la pensione di reversibilità.
Questo sussidio ha come unico vincolo l’esistenza di un percorso di studi, senza però essere legato ai risultati scolastici o universitari e viene erogato fino ai 26 anni.
I dottori commercialisti avranno poi diritto a un sostegno economico se a causa di un infortunio si trovano costretti a sospendere l’attività per oltre tre mesi, una forma di tutela oggi prevista solo in caso di malattia.

Questi ultimi interventi di welfare vanno ad aggiungersi alle altre azioni messe in campo come la mensilità extra in caso di gravidanza, il raddoppio dei tempi per il riscatto della laurea, la revisione dei minimali e del sistema sanzionatorio, oggi più flessibile e meno punitivo in presenza di oggettive difficoltà.