Come si sceglie una polizza vita?

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Costi, rendimenti, penali: ecco i fattori da valutare e come orientarsi sul mercato

Leggevo il vostro articolo sulla polizza Extra di Alleanza perché interessato ad attivarla. Ho visto che i costi sono molto elevati e voi scrivete “Nello stesso gruppo assicurativo di Alleanza, altre compagnie propongono polizze molto simili ad Extra, con costi decisamente più abbordabili”. Mi potete indicare su quale assicurazione vita mi conviene guardare?
Ho 32 anni e lavoro a partita iva, cerco un prodotto polizza vita con un buon rapporto tra qualità e costi. E.B.

Risponde David Canaletto

Il mercato delle assicurazioni sulla vita continua a macinare numeri importanti. Nei primi sette mesi del 2016, nonostante un calo rispetto all’anno precedente dell’11,8%, sono già stati raccolti 64 miliardi di euro di nuovi premi. Le imprese assicurative sfornano in continuazione nuovi prodotti vita, in particolare le polizze rivalutabili di ramo primo e le polizze multiramo che associano in un unico contratto una gestione a capitale garantito a fondi di tipo unit linked a maggior rischio finanziario. Extra di Alleanza, la polizza richiamata dal nostro lettore, appartiene a quest’ultima tipologia d’investimento.

Per il nostro lettore, e per chi ha esigenze analoghe, è disponibile una vasta offerta di queste tipologie di polizze, proposte da tutte le compagnie presenti sul mercato.

Come orientarsi? Il nostro consiglio è di valutare più offerte, provenienti da diversi intermediari (banche, agenti, promotori finanziari e anche compagnie on line) seguendo alcuni criteri guida.

Informarsi prima di firmare
Leggere la documentazione contrattuale prima di sottoscrivere il contratto, e in particolare il foglio informativo dove sono riportate informazioni essenziali, è una regola fondamentale. Nel sito internet ufficiale di ciascuna compagnia tale documentazione è reperibile e consultabile.

Attenzione ai costi
La scheda sintetica che il sottoscrittore deve leggere prima di sottoscrivere il contratto riporta obbligatoriamente e analiticamente i costi applicati su ciascun contratto. Questi sono anche rappresentati mediante il Cpma (costo percentuale medio annuo) che esprime l’insieme delle commissioni applicate a vario titolo da ciascuna compagnia sul contratto specifico. In questo modo è facile comparare i dati relativi a diverse polizze con le medesime caratteristiche.
Maggiori sono i costi per il cliente, più viene erosa la redditività annua della polizza. Ne consegue che, in una teorica parità di rendimenti annui tra le polizze confrontate, quella che presenta il maggior Cpma restituirà al cliente un capitale più basso.

Le penali per chi cambia idea
Una polizza vita è una soluzione d’investimento di medio-lungo periodo, ma è sempre possibile che si diventi necessario interrompere l’investimento prima del previsto.
Nei primi anni di durata del contratto il capitale da restituire al cliente viene usualmente ridotto dalle compagnie per una percentuale decrescente in relazione agli anni di anzianità della polizza. Tener d’occhio l’entità di tali penali prima della sottoscrizione della polizza è utile per non rimanere sorpresi qualora si sia costretti ad interrompere anticipatamente il contratto.

L’incognita rendimenti
I rendimenti negli anni passati non sono indicativi di quelli futuri ma prima di sottoscrivere il contratto è utile dare un’occhiata nell’apposita sezione della scheda sintetica, dove i rendimenti passati sono confrontati con altri parametri. Le gestioni separate hanno reso mediamente, nell’ultimo triennio, circa il 3,8%. Risultati inferiori a tale soglia non sono un brillante biglietto da visita. Tenendo presente che, visto l’attuale andamento dei mercati obbligazionari, il trend dei rendimenti in futuro tende a calare, almeno per il 2016.

I consigli degli esperti
Prima di sottoscrivere, conviene inoltre dare un’occhiataalle raccomandazioni emanate da Ivass a proposito delle polizze multiramo.