Dj Sustainability Index: fuori Eni, Unicredit e Stm

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L’annuale revisione del benchmark esclude le tre società italiane sia dal paniere globale sia da quello europeo. Bocciatura a metà per Leonardo-Finmeccanica e Terna

Bocciature eccellenti per le società italiane nella consueta revisione del Dow Jones Sustainability Index, uno dei più importanti benchmark che valutano la sostenibilità delle grandi società quotate dal punto di vista dei criteri Esg (ambientali, sociali e di governance), presentato da S&P Dow Jones Indices e da RobecoSam.

Eni, Unicredit e StMicroelectronics sono infatti uscite sia dall’indice “World”, sia da quello dedicato all’Europa. Una bocciatura particolarmente significativa per la società petrolifera, che era presente nell’indice sin dal 2007.

Leonardo-Finmeccanica invece è uscita dal paniere delle società mondiali, ma resta in quello europeo, mentre a Terna tocca la sorte inversa, dentro all’indice “World” e fuori dallo “Europe”.

Nessuna società italiana, invece, compare dell’elenco delle nuove ammissioni.

A rappresentare il made in Italy restano Atlantia, Intesa Sanpaolo e Telecom Italia, presenti in entrambi gli indici, mentre Enel, Snam e Terna figurano solo in quello “World” e Leonardo, come detto, nel paneire europeo. Fiat Chrysler Automobiles è presente nel paniere mondiale e Cnh Industrial in entrambi, ma le due società sono ormai considerate esponenti dell’industria britannica e non più italiana.