La pensione non scatta con le dimissioni on line

di Walter Quattrocchi -

L’Inps ha chiarito per la decorrenza del trattamento previdenziale bisogna fare riferimento all’ultimo giorno di lavoro

Per il calcolo della decorrenza della pensione vale l’ultimo giorno di lavoro, che non coincide con quello da indicare sul modulo on line da inviare tramite il sito del ministero del Lavoro.

A seguito delle riforme introdotte con il Jobs Act, a partire dal 12 marzo 2016 le dimissioni volontarie e la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro devono essere effettuate in modalità esclusivamente telematiche, per contrastare il fenomeno delle “dimissioni in bianco”, una pratica molto diffusa che sino ad oggi ha penalizzato i lavoratori più deboli.

Con un recente messaggio, l’Inps ha chiarito che la data di decorrenza delle dimissioni o della risoluzione consensuale indicata nel modulo coincide con la data successiva all’ultimo giorno di lavoro, ovvero, con il primo giorno di mancato svolgimento di attività di lavoro dipendente.

Ai fini della decorrenza dei trattamenti pensionistici, invece, la data di cessazione del rapporto di lavoro dipendente coincide con la data dell’ultimo giorno di lavoro, ovvero, con il giorno precedente a quello indicato nella sezione del modulo “Data di decorrenza delle dimissioni /risoluzione consensuale”.

La precisazione arriva in risposta ad alcune richieste di chiarimento di patronati e sedi territoriali dell’Inps, in merito alla decorrenza da attribuire ai trattamenti pensionistici, in caso di dimissioni e risoluzione consensuale del rapporto di lavoro comunicate on line con le nuove modalità stabilite dalla riforma Jobs act.