Banca Prossima e Bancoposta premiate per il green banking

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Sono Banca Prossima, la banca del terzo settore del gruppo Intesa Sanpaolo, e Bancoposta (Poste Italiane) le vincitrici della decima edizione del Green Globe Banking Award, consegnato ieri a Milano. Il premio ad honorem è stato attribuito a Slow Food Italia.

Bancoposta ha conquistato il primo posto nella categoria Impatti Diretti grazie al progetto Digital Transformation, “un eccellente esempio”, si legge nelle motivazioni del Comitato Scientifico, “di incontro tra digitalizzazione e dematerializzazione su larga scala che produce concreta positività sulla vita quotidiana dei cittadini e incide profondamente sul rispetto e sulla tutela dell’ambiente”.

Un premio di merito, sempre nella categoria Impatti Diretti, è stato consegnato a Banca di Asti.

Nella categoria Impatti Indiretti il primo premio è andato invece a Banca Prossima con il progetto Efficienza energetica per il Terzo Settore. Il Comitato Scientifico del Green Globe Banking “ha ravvisato in questa iniziativa la profonda innovazione concettuale e operativa delle dinamiche di approccio ai clienti, attraverso partnership e soluzioni che hanno lasciato in secondo piano le logiche finanziarie a favore dell’offerta di effettivi e concreti vantaggi energetici, economici e relazionali per le organizzazioni del terzo Settore. Il risultato è estremamente brillante e trae origine da una modalità di fare banca centrata sulla condivisione del valore e su un concreto approccio win-win, dove l’ambiente è compiutamente considerato uno degli stakeholder di maggior rilevanza, sullo stesso piano di banca e cliente”.

In questa categoria, permi di merito sono stati assegnati a Banca Friuladria – Gruppo Crédit Agricole e a Unipol Banca.

Altri premi di distinzione sono andati a Banca Interprovinciale, Banco Popolare, e Carispezia – Gruppo Crédit Agricole.

Infine il premio ad honorem è stato attibuito a Slow Food Italia: “l’intuizione di Carlo Petrini del 1986, anno di fondazione, di una slow life capace di mitigare gli eccessi di una vita frenetica, ha portato nei 30 anni di esistenza di Slow Food ad una eccezionale ricchezza di contributi e contenuti intellettuali, progettuali e operativi. Essi costituiscono eccellenti esempi di valorizzazione della biodiversità, della cultura dei territori, del genius loci delle comunità agricole e favoriscono un modello di produzione e consumo del cibo che siano intitolati alla sostenibilità ambientale e sociale”.