Il crollo dei prezzi affonda l’agricoltura

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I coltivatori devono vendere 15 chili di grano per comprarsene uno di pane, grano duro a -38%. A rischio molti prodotti del Made in Italy per le importazioni selvagge

La Coldiretti torna a lanciare l’allarme per la situazione insostenibile vissuta dall’agricoltura, con effetti devastanti nelle campagne dovuti alla deflazione che colpisce molti prodotti di base.
“Rispetto allo scorso anno sono crollate le quotazioni del grano duro (-38%) e il latte viene ormai pagato agli allevatori quasi come l’acqua minerale al supermercato”.

Oggi – ha ricordato l’associazione degli agricoltori – i coltivatori devono vendere più di tre litri di latte per bersi un caffè o quindici chili di grano per comprarsene uno di pane. Le coltivazioni come il latte e la carne subiscono la pressione delle distorsioni di filiera e dal flusso delle importazioni selvagge che fanno concorrenza sleale alla produzione nazionale perché vengono spacciati come Made in Italy per la mancanza di indicazione chiara sull’origine in etichetta.

“A rischio – sottolinea la Confederazione Nazionale dei Coltivatori Diretti – c’è il futuro di prodotti simbolo del Made in Italy, ma anche un sistema produttivo sostenibile che garantisce reddito e lavoro a centinaia di migliaia di famiglie e difende il territorio nazionale dal degrado e dalla desertificazione”.