Il petrolio “tiene” quota 50 dollari

-

Il prezzo del barile sembra assestarsi sull’aspettativa di una riduzione della produzione da parte dei paesi Opec. Il Wti Usa viaggia a 50,42 dollari, il Brent segna a 52,55

Il mercato petrolifero incomincia a dare qualche segno di stabilizzazione. Le quotazioni del greggio negli ultimi giorno hanno oscillato intorno a quota 50 dollari al barile e anche stamattina mostrano di “tenere” il livello.

Il contratto sul Light Crude statunitense viaggia a 50,42 dollari al barile, in recupero rispetto ai minimi toccati nella notte in Asia e sui livelli di chiusura di ieri.
Anche migliore l’andamento del Brent del Mare del Nord che avanza dello 0,44% a 52,55 dollari, rappresentando un riferimento più accurato del greggio prodotto dal cartello Opec.

I prezzi del greggio mostrano di beneficiare non tanto delle prospettive della domanda quanto dell’aspettativa di una riduzione della produzione da parte dell’Opec, la cui disponibilità (anche se con non trascurabili limitazioni) è stata sancita nell’ultimo vertice informale di Algeri.