Amundi Sgr

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Risultati terzo trimestre, masse salgono a quota 43 miliardi

Raccolta netta nei primi nove mesi dell’anno pari a € 3,4 mld 1

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Raggiunti € 43 mld 2 di masse in gestione

Grazie alla consistente raccolta del periodo estivo, Amundi SGR realizza nel terzo trimestre dell’anno flussi netti pari a € 1,1 mld3. La raccolta netta dei primi nove mesi dell’anno per Amundi SGR si attesta a € 3,4 mld e le masse gestite raggiungono € 42,8 mld, in crescita del 17% rispetto a settembre 2015. Per quanto concerne il rapporto tra la raccolta netta dei primi tre trimestri, rispetto alle masse gestite all’inizio dell’anno, essa risulta pari al 9% per Amundi SGR, rispetto al 2,5% registrato dall’intero settore del risparmio gestito in Italia nel medesimo periodo4.

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Sul fronte della tipologia di prodotti e servizi collocati, fra gli altri si confermano in crescita i mandati e le gestioni in delega, i fondi di diritto italiano target maturity (anche con protezione), i comparti lussemburghesi sulla volatilità e equity con approccio value, gli ETF sui mercati emergenti e Smart Beta, SecondaPensione. Inoltre, è stato realizzato un finanziamento obbligazionario innovativo che investe direttamente in aziende agroalimentari italiane.

Alessandro Varaldo, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Amundi SGR così commenta i dati: “la raccolta realizzata nel terzo trimestre dell’anno, a dispetto dell’incertezza scatenatasi dopo la Brexit e della stagionalità di per sé non particolarmente favorevole, dimostra che c’è ancora domanda per servizi e prodotti di investimento di qualità. Nell’ambito di un’industria che sta rallentando il proprio ritmo di crescita, dopo un triennio particolarmente brillante, Amundi SGR sta realizzando i suoi migliori risultati di sempre. Attribuisco questo risultato alla capacità del Gruppo Amundi di ascoltare i bisogni dei clienti e di sviluppare soluzioni di investimento innovative e anche personalizzate, che integrano una gamma molto ampia e diversificata, che va dagli investimenti reali (private debt e real estate) ai fondi attivi e passivi (ETF e Smart Beta), passando per le expertise meno correlate alle fasi negative dei mercati (volatilità e approccio value). Per quanto riguarda il private debt, prosegue il nostro supporto all’economia reale italiana con l’investimento in un’emissione obbligazionaria a 6 anni destinato alle aziende agroalimentari italiane a cui ne seguiranno altri a breve.

Proseguiamo inoltre i nostri investimenti nel modello di advisory evoluta dedicato alle reti fondato su tre pilastri (asset allocation, portafogli modello e formazione su temi di finanza tradizionale e comportamentale), a testimonianza della nostra volontà di supportare i distributori nella trasformazione del proprio modello di servizio in favore della clientela”.

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1 Dato al lordo delle duplicazioni. Il dato al netto delle duplicazioni è pari a € 2,5 mld.

2 Dato al lordo delle duplicazioni. Il dato al netto delle duplicazioni è pari a € 39,8 mld

3 Dato al loro delle duplicazioni. Il dato al netto delle duplicazioni è pari a € 600 ml.

4 Rielaborazione Amundi su dati Assogestioni, settembre 2016.


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