L’inflazione sale all’1% a gennaio

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Rivista al rialzo la stima dell’Istat. Pesano beni energetici e alimentari

L’inflazione accelera. A gennaio, secondo il calcolo definitivo dell’Istat, i prezzi al consumo sono aumentati, rispetto a un anno prima, dell’1% anziché dello 0,9% indicato in precedenza, e in netto aumento rispetto a dicembre (+0,5%). Su base mensile l’incremento è stato dello 0,3%.

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Il rialzo dell’inflazione, sottolinea l’Istat, è dovuto alle componenti merceologiche i cui prezzi presentano maggiore volatilità. Segnano infatti una netta accelerazione, su base annuale, i beni energetici non regolamentati (+9,0%, da +2,4% del mese precedente) e gli alimentari non lavorati (+5,3%, era +1,8% a dicembre). Ridimensionata inoltre la flessione dei prezzi degli energetici regolamentati (-2,8%, da -5,8%).

A gennaio, infatti, l'”inflazione di fondo”, calcolata cioè al netto degli energetici e alimentari freschi, rallenta, seppur di poco, portandosi a +0,5%, da +0,6% del mese precedente; al netto dei soli beni energetici, invece, si porta a +0,8% (da +0,7% di dicembre).

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Su base annua la crescita dei prezzi dei beni accelera in misura significativa (+1,2%, da +0,1% di dicembre) mentre quella dei servizi rallenta (+0,7%, da +0,9% del mese precedente). Di conseguenza, rispetto a dicembre, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni torna negativo dopo 46 mesi portandosi a -0,5%.

L’inflazione acquisita per il 2017 risulta pari a +0,7%.

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dell’1,1% su base mensile e dell’1,9% su base annua (era +0,6% a dicembre).

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto aumentano dello 0,9% rispetto a dicembre del 2,2% rispetto a gennaio 2016 (+1% il mese precedente).

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) diminuisce dell’1,7% su base mensilie e aumenta dell’1% su base annuale (la stima preliminare era +0,7%), da +0,5% di dicembre. La flessione congiunturale è in larga parte da ascrivere ai saldi invernali dell’abbigliamento e calzature, di cui l’indice Nic non tiene conto.

L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,3% su base mensile e dello 0,9% nei confronti di gennaio 2016.