Petrolio: l’accordo di Vienna funziona, prezzi in salita

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Secondo l’Opec il tasso di adesione è destinato a superare il 90%

Il prezzo del petrolio torna a salire: il Wti è tornato a superare quota 54 dollari al barile, ai massimi degli ultimi 19 mesi, mentre il Brent è arrivato sopra i 57 dollari.

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Il motivo è in buona misura nelle dichiarazioni dei leader dell’Opec, secondo i quali l’accordo di Vienna per il taglio della produzione sta facendo passi avanti.

Il segretario generale dell’organizzazione dei paesi produttori, Mohammad Barkindo, ha affermato che il tasso di adesione all’accordo è previsto in aumento, e supererà l’attuale quota del 90%.

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L’accordo di Vienna è stato firmato alla fine del 2016 dai paesi Opec e da altri 11 produttori esterni all’organizzazione, tra cui la Russia e prevede una riduzione di 1,8 milioni di barili, pari a circa il 2% delle forniture mondiali quotidiane. È entrato in vigore in gennaio e sarà riesaminato a maggio, quando i firmatari potranno decidere di prolungarne la durata anche oltre i sei mesi inizialmente previsti.