Assicurazioni, dopo la corsa c’è ancora spazio nel debito subordinato

Jan Willem de Moor -

Nonostante la sovraperformance registrata dall’asset class nel primo trimestre, nel segmento del debito subordinato assicurativo c’è ancora valore.

Sono titoli subordinati che scambiano in media con spread di 300 punti base al di sopra delle obbligazioni governative mentre il debito subordinato bancarioTier 2 scambia con uno spread di 170 punti superiore ai governativi.

Nel primo trimestre del 2017 il debito assicurativo ha continuato a registrare buone performance grazie a valutazioni interessanti, frutto della qualità del credito con rating investment grade rispetto al debito corporate di emittenti non finanziarie o al debito subordinato bancario. Le prospettive per il settore sono inoltre migliorate, con i tassi di interesse a breve e lungo termine non più in calo e previsioni di miglioramento della crescita economica sia negli Stati Uniti che in Europa.

Già l’anno scorso ritenevamo interessante l’asset class, che all’epoca scambiava a più di 400 punti base al di sopra dei governativi per via dei bassi tassi di interesse e dell’incertezza riguardo ai temi di Solvency2 e ai requisiti di capitale per il settore.

Le preoccupazioni degli investitori avevano portato a una vendita indiscriminata dei bond assicurativi nel primo trimestre del 2016, offrendo l’opportunità di assumere posizioni contrarian. La nostra analisi evidenziava come il settore assicurativo fosse molto più resistente a un contesto di tassi bassi e volatilità del mercato di quanto il prezzo suggerisse. Inoltre, non era stata fatta alcuna distinzione tra le società con modelli di business solidi, che proteggevano il capitale dai tassi bassi rispetto a quei modelli più in difficoltà.

Ora che ci troviamo nel secondo anno di applicazione del regime Solvency2, che ha portato molti benefici agli investitori e, contestualmente, ora che molte incertezze sono svanite nel corso del 2016, vediamo ancora valore per il resto dell’anno nel debito assicurativo subordinato, soprattutto di società come la francese Crédit Agricole e le olandesi NN Group e ASR, ma opportunità interessanti sono rintracciabili anche tra le assicurazioni svizzere e spagnole. Si tratta di obbligazioni subordinate tutte con rating investment grade ma che, a parità di rating, forniscono un rendimento molto più elevato rispetto alle obbligazioni corporate non finanziarie. Allo stesso tempo, molte di queste società assicurative continuano a migliorare i propri indici patrimoniali. Un’altra ragione per cui continuiamo a guardare con favore al debito assicurativo è che ha dato prova di superare in termini di performance i titoli investment grade non finanziari in un contesto di tassi obbligazionari in aumento.

Ed è per questi motivi che confermiamo la nostra sovraesposizione nel debito assicurativo subordinato.


Jan Willem de Moor – Senior portfolio manager, membro del team sul credito – Robeco.