Energy Manager: la chiave di volta delle imprese del futuro

Alessio Cristofari -

Quella dell’Energy Manager è spesso una figura sconosciuta al grande pubblico. A parlarne è il dott. Alessio Cristofari, Direttore dello Sviluppo Business di Avvenia (www.avvenia.com), uno dei maggiori player italiani nell’ambito dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale.

La white economy coinvolge oggi in Italia 800 mila aziende, con un valore aggiunto per il 2017 pari a 185 miliardi di euro.

Ma quali sono gli ambiti di intervento dell’Energy Manager? In primo luogo l’Energy Manager si occupa della gestione dei consumi e degli interventi. Basandosi sull’osservazione diretta della modalità dei consumi, egli è responsabile della prima valutazione degli interventi da doversi implementare.

L’Energy Manager si occupa inoltre della creazione delle best practice. Per fare ciò si rende necessario istituire una serie di procedure e pratiche condivise volte a ridurre le inefficienze.

Poi ancora tra i suoi compiti vi è la realizzazione degli audit energetici. La diagnosi energetica è il primo passo di un’azienda verso l’efficientamento. A definirla ci pensa la direttiva 2012/27/UE e, più specificamente in Italia, l’articolo 8 del decreto legislativo 102/14 che impone le diagnosi energetiche obbligatorie alle grandi imprese ed a quelle maggiormente energivore.

L’Energy Manager è inoltre responsabile della scelta degli indicatori di performance: gli «EnPI» (ENergy Performance Indicator), indicatori di consumo energetico che consentono di realizzare confronti tra varie attività e di seguire nel tempo gli effetti degli interventi attuati.

E, successivamente, è proprio l’Energy Manager ad essere responsabile della realizzazione dei progetti, tenendo conto dei risultati ottenuti dall’elaborazione degli indicatori energetici e delle soluzioni più idonee determinate dalla continua evoluzione delle tecnologie.

Infine, e non meno importante, l’Energy Manager si occupa della predisposizione del resoconto finale. Si tratta essenzialmente di comunicare i risultati conseguiti ed i benefici economici ottenuti, che devono essere resi noti ai diversi interessati nell’ambito della filiera produttiva.