Test nucleare nordcoreano accresce il nervosismo sui mercati

Alberto Biolzi -

Il nuovo test nucleare nordcoreano è destinato a far crescere il nervosismo sui mercati in una fase caratterizzata da una modesta direzionalità.

L’attenzione si sposta, infatti, sul fronte politico con i rischi legati alle possibili ritorsioni USA, che potrebbero optare tra intervento militare (per ora ancora meno probabile) e intensificazione delle sanzioni (con un probabile maggior supporto di Cina e Russia dopo gli ultimi eventi).

La forza dell’euro e il calo dei prezzi alle importazioni potrebbero pesare sulle previsioni di inflazione dell’eurozona ma l’attenzione degli investitori sarà rivolta al meeting BCE di giovedì. C’è molta attesa su quanto potrebbe emergere nel corso della riunione. Gli operatori, infatti, si dividono tra coloro che non si aspettano nuovi annunci sul QE, ipotizzando solo una modifica nella comunicazione tesa a preparare il mercato ad annunci più sostanziali per ottobre o dicembre, e coloro che ipotizzano l’annuncio di una possibile estensione del programma di altri 6 mesi (a 40 miliardi di euro per mese). Aldilà di eventuali annunci sul QE, i mercati rivolgeranno attenzione anche verso eventuali riferimenti al recente rafforzamento del cambio.

Sul fronte macro, il focus sarà rivolto in Europa ai dati di produzione industriale di Germania e Spagna, mentre negli Usa (in una settimana corta) per la festività odierna (Labour Day) di interesse l’Ism non manifatturiero (atteso solido), il Beige Book (che potrebbe evidenziare i primi effetti, sebbene circoscritti al Texas, dell’uragano Harvey) e le stime finali del dato sugli ordini di beni durevoli.


Alberto Biolzi – Responsabile Direzione Wealth Management – Cassa Lombarda