Xtrackers espande l’offerta di ETF sul mercato italiano con 4 nuovi prodotti

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Continua l’offerta sul mercato Italiano di prodotti indicizzati con costi sempre più competitivi.

Dal 29 settembre Deutsche Asset Management (Deutsche AM) ha quotato su Borsa Italiana 2 ETF Xtrackers caratterizzati da TER tra i più economici del mercato nell’ambito della loro categoria . Fanno entrambi parte della gamma Core, ossia della famiglia di ETF Xtrackers a replica fisica che danno esposizione ai principali indici azionari e obbligazionari a costi contenuti e che, pertanto, possono essere utilizzati per la costruzione della parte centrale, per l’appunto detta ‘Core’, dei portafogli orientati al medio lungo temine.

Si tratta del db x-trackers MSCI Emerging Markets Index UCITS ETF (DR), che con un TER annuale dello 0.20% offre esposizione ad uno dei principali indici azionari di paesi emergenti, e del db x-trackers II iBoxx $ Treasuries UCITS ETF (DR) caratterizzato da un TER annuale di 15 punti base (0.15% per anno) e dalla circostanza di dare accesso ad un benchmark contenente titoli governativi americani appartenenti a tutte le classi di scadenza.

Mauro Giangrande, Head of Passive Distribution per il Sud Europa di Deutsche AM, ha dichiarato: “In un contesto caratterizzato da una sempre maggiore attenzione al costo e all’efficienza delle diverse soluzioni d’investimento proposte, siamo orgogliosi di introdurre sul mercato italiano due ETF Core che offrono accesso a delle asset class molto presenti nei portafogli sia istituzionali che retail. Coniugare la modalità di replica diretta (o fisica) con TER particolarmente convenienti è diventata una delle principali mission della nostra piattaforma di ETF”.

Completa l’offerta un ETF Strategic Beta , il db x-trackers iBoxx USD Emerging Sovereigns Quality Weighted UCITS ETF (DR) Euro-Hedged ed un ETF su titoli di stato global indicizzati all’inflazione, il db x-trackers II GLOBAL INFLATION-LINKED UCITS ETF (DR) Euro-Hedged. Il primo offre esposizione ad un indice di obbligazioni sovrane denominate in dollari ed emesse da mercati emergenti. Il secondo replica un indice globale di obbligazioni indicizzate all’inflazione. In entrambi i casi si tratta di share class di comparti già quotati a Milano; la novità risiede nel primo caso nella copertura del rischio cambio Euro/USD e nel secondo nella circostanza di prevedere, a differenza del gemello già quotato, la distribuzione periodica dei dividendi.