Tregua temporanea ma concreta: continuiamo ad aspettarci una sovra-performance dei mercati emergenti

Salman Ahmed, Didier Rabattu -

Durante il vertice del G20 del 2018 tenutosi a Buenos Aires dal 30 novembre al 1° dicembre, il presidente Trump e il presidente Xi hanno dichiarato una tregua temporanea alla guerra commerciale tra Cina e USA, in linea con la nostra previsione.

La tanto attesa cena tra i due leader ha portato al primo importante passo avanti da maggio, quando si sono interrotte le trattative. Per ora, la Cina ha accettato di acquistare più prodotti statunitensi, compresi quelli agricoli, e di affrontare il problema dello squilibrio commerciale. Il presidente Xi ha anche accettato di inserire il Fentanyl nella lista delle sostanze controllate, una mossa che la Casa Bianca ha definito un “meraviglioso gesto umanitario” in una dichiarazione rilasciata lo scorso sabato.

Per il commercio, il Presidente Trump ha dichiarato che, rispetto a quanto previsto in precedenza, gli Stati Uniti non applicheranno i dazi del 25% a gennaio. I dazi sui prodotti del valore di 200 miliardi di dollari rimarranno al 10% per i prossimi 90 giorni, con entrambe le parti che tentano di negoziare i cambiamenti strutturali.

Segni di un nuovo avvicinamento tra Cina e Stati Uniti rappresentano sicuramente una buona notizia. Questo però non si traduce in un definitivo cambiamento nelle relazioni tra Stati Uniti e Cina, quanto piuttosto in una apertura dei negoziati, rappresentando un grande passo avanti nella giusta direzione.

Ci aspettiamo che la questione della guerra commerciale ritorni sotto i riflettori, visto che entrambe le parti sembrano ancora lontane dal raggiungere una ben definita posizione. Tuttavia, per ora, ci aspettiamo che i mercati respingano alcuni degli scenari più estremi che hanno pesato sul sentiment e che si rifletteranno sui prezzi degli asset.

Negli asset dei mercati emergenti, l’effetto sul sentiment è stato tale da deprimere notevolmente le valutazioni. Il rapporto prezzo-utile (P/E ratio) per gli EM è attualmente di circa 10, mentre la differenza tra il rapporto prezzo/valore contabile degli EM e quello delle azioni mondiali è, storicamente, al di sotto della media. Nei mercati sviluppati, vi sono prove che lo spazio rischioso degli attivi statunitensi è stato influenzato in negativo anche dalla guerra commerciale.

Inoltre, una serie di misure politiche adottate dalle autorità cinesi, tra cui gli stimoli fiscali, dovrebbero fornire un sostegno ulteriore.
Ci aspettiamo che la positiva riunione del G20 attenuerà i timori eccessivi del mercato sulla possibile interruzione totale delle relazioni tra Stati Uniti e Cina. Stimiamo anche una risposta positiva da parte dei mercati degli asset di rischio, in particolare dei mercati emergenti, supportati da una FED più misurata. Inoltre, una serie di misure politiche adottate dalle autorità cinesi, tra cui gli incentivi fiscali, dovrebbero costituire un sostegno supplementare.


Salman Ahmed – Chief Investment Strategist – Lombard Odier IM
Didier Rabattu – Head of Equities – Lombard Odier IM