Efficienza energetica e energie rinnovabili. Si avvicina la data dell’obbligo di diagnosi energetica. Cosa succederà dopo il 5 dicembre?

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Energy performance management, ridurre i costi in bolletta ed evitare sprechi: nasce una nuova intelligenza artificiale in grado di monitorare in tempo reale i consumi dei propri impianti, individuare sprechi o anomalie.

Diagnosi e prevenzione o, meglio, prevenzione e diagnosi. Il titolo è corretto, siamo in tema di energie rinnovabili, ma altamente evolute, e quindi innovative. Procediamo per ordine. Il Dlgs 102/2014 ha previsto l’obbligo di diagnosi energetica per le grandi imprese e le imprese energivore da effettuarsi ogni 4 anni, e dal momento che il primo audit aveva come scadenza il 2015, siamo quasi arrivati al secondo dall’entrata in vigore del decreto, che andrà presentato entro il 5 dicembre 2019 da parte dei soggetti obbligati e trasmesso all’Enea. Due anni dopo la sua entrata in vigore, tuttavia, il decreto ha subito una modifica a causa delle carenze nel recepimento della direttiva 2012/27/Ue sull’efficienza energetica diventando  D.lgs. n. 141/2016, che ha provveduto a fornire anche la definizione di diagnosi energetica, o audit energetico, spiegando che si tratta di “una procedura sistematica finalizzata ad ottenere un’adeguata conoscenza del profilo di  consumo energetico di un edificio o gruppo di edifici, di una attività o impianto industriale o commerciale o di servizi pubblici o privati, ad individuare e quantificare le opportunità di risparmio energetico sotto il profilo costi-benefici ed a riferire in merito ai risultati.”

Il primo fine di una diagnosi energetica, secondo la direttiva europea, è quindi quello di misurare i consumi per individuare efficaci soluzioni di efficientamento. Per farlo è necessario installare dei sistemi di misura obbligatori per legge. Ma una volta installati gli strumenti di misura e terminata la diagnosi, come utilizzarli affinché non restino fini a sé stessi? È qui che arriva in soccorso l’efficienza 4.0, un sistema innovativo a basso costo, che utilizzando i sistemi di misura esistenti o quelli che comunque per legge bisognerà avere, procederà non solo alla diagnosi, ma al “performance management”, che altro non è che un presidio costante atto a garantire la buona salute dell’apparato energetico. Un’intelligenza che riesce, quindi, non solo a diagnosticare ma, soprattutto, a prevenire “il malanno” e rendere più efficiente il funzionamento degli impianti.

«L’Energy performance management è un servizio altamente innovativo, perché prima d’ora non esisteva la tecnologia che permettesse ai grandi consumatori di energia di potere usufruire di una soluzione integrata e completa – spiega l’Ing. Massimo Fiscaletti, Finance & Services Director di Enerqos -. Il servizio è basato su un’infrastruttura tecnologica che consente l’analisi dei dati in tempo reale con software di intelligenza artificiale e che consente allo stesso tempo di evidenziare anomalie di gestione e attivare programmi dimanutenzione predittiva eliminando guasti e inefficienze». Attraverso questo sistema è possibile massimizzare l’efficienza dei propri impianti riducendone la spesa energetica annua fino al 20%. Il servizio è indicato per impianti di produzione, centrali termiche/frigorifere o centrali co-generative/tri-generative con un target di potenza >1 MWel; comprende l’analisi in tempo reale di consumi e produzione, l’invio di allarmi automatici che in tempo reale segnalano cali di prestazioni o di malfunzionamento e, di conseguenza, suggerisce azioni di ottimizzazione delle prestazioni. Prendendo ad esempio una centrale frigorifera che consuma 1MWel per un funzionamento di 3.600 ore per anno al costo di 550.000 €/anno, il possibile risparmio minimo (minimo il 5%) ammonterebbe a 27.500 €/anno a fronte di un costo del servizio EPM di  € 20.000. «È facile immaginare i risparmi che un sistema di questo tipo può assicurare – conclude Fiscaletti -. Se un impianto smette di funzionare, o ha delle anomalie, in caso di controllo non tempestivo può passare anche molto tempo prima che i tecnici possano individuare il malfunzionamento». Grazie alla piattaforma software compresa nel servizio anche il cliente stesso può accedere a tutte le informazioni gestionali degli impianti sotto controllo.